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Cracovia, Polonia, 9 febbraio 1991 - Cochabamba, Bolivia, 24 gennaio 2017
Helena Agnieszka Kmieć è nata il 9 febbraio 1991 a Cracovia. Veniva da Libiąż. Nel 1998 ha iniziato la sua formazione presso la scuola elementare dell'Associazione cattolica degli educatori a Libiąż. Lì ha frequentato anche una scuola media e superiore, ma solo per un anno, perché dopo il primo anno di liceo è andata con una borsa di studio di due anni in Gran Bretagna alla Leweston School di Sherborne. Si è diplomata alla scuola nel 2009 e in ottobre ha iniziato a studiare presso l'Università tecnologica della Slesia nel campo dell'ingegneria e della tecnologia chimica insegnata in inglese. Dopo aver conseguito la laurea magistrale in ingegneria nel 2014, ha iniziato a lavorare in un settore completamente diverso: come hostess di linea aerea. Durante i suoi giorni di scuola, ha avuto molto successo artistico. Ha preso parte a numerosi concorsi di recitazione, nei quali è riuscita spesso a ottenere piccoli e grandi successi. L'esibizione sul palco non si è conclusa con la laurea. Mentre era ancora una studentessa, ha iniziato a studiare presso la State Primary and Secondary Music School di Gliwice, nella classe di canto solista di Joanna Wojnowska, MA. Durante i quattro anni di studio presso questa scuola, si è esibita più volte sul palco in occasione di vari concerti e spettacoli, il più importante dei quali è stato il recital di diploma a coronamento dei suoi studi presso questa scuola. Il canto era molto presente nella sua vita, cantava stabilmente nel coro della cappellania accademica di Gliwice e in vari altri progetti. Aveva molti sogni e obiettivi. Uno degli ideali che ha cercato di perseguire è stato il desiderio di essere per gli altri. Descrivendosi, indicava di essere una persona che non sapeva "stare ferma", motivo per cui si impegnava volentieri in varie attività in molti campi. Oltre al già citato canto e musica, trascorreva volentieri il suo tempo attivamente, camminando in montagna o andando in bicicletta, e recentemente si è cimentata nell'arrampicata. L'opportunità di aiutare e creare qualcosa per gli altri le ha dato molta gioia, motivo per cui è stata coinvolta nell'aiutare i bambini nella stanza diurna della Caritas e nelle attività dell'Associazione accademica cattolica di Gliwice. Nel 2012 trova posto nel Servizio di Volontariato Missionario “Salvator” WMS, operante presso la Congregazione Religiosa Salvatoriana. A nome dei volontari, è stata inviata per due volte in brevi viaggi di più giorni, durante i quali ha organizzato campi estivi per bambini nelle parrocchie salvatoriane in un gruppo di più persone - la prima volta a Galgahévíz in Ungheria, la seconda volta a Timisoara in Romania . Nel 2013 è andata in missione in Zambia, dove ha lavorato per due mesi con i bambini di strada, insegnando loro a leggere, scrivere, inglese e matematica, e accompagnandoli nella vita di tutti i giorni presso la Casa della Salvezza nella capitale dello Zambia, Lusaka, e ca. 70 km dal centro giovanile Kulanga Bana Farm a Chamulimba. L'8 gennaio 2017 ha iniziato il suo servizio presso l'avamposto missionario delle suore Dębica a Cochabamba, nel centro della Bolivia. Il 24 gennaio, la mattina dell'ora polacca, c'è stato un attacco all'orfanotrofio dove alloggiavano Helena e un'altra volontaria, Anita. Durante l'incidente, l'aggressore ha accoltellato Helenka, che, nonostante i tentativi di salvarle la vita, è morta. L'Arcidiocesi di Cracovia in data 10 maggio 2024 ha avviato la fase diocesana della sua casua di beatificazione e canonizzazione.
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Helena Agnieszka nacque a Cracovia il da Jan Kmieć e Agnieszka Bejskiej il 9 febbraio 1991 e fu battezzata il 14 aprile successivo nella chiesa di Santa Barbara di Libiąż. Rimasta orfana di mamma ancora nella culla, venne cresciuta con amore, insieme alla sorella, dalla seconda moglie del padre Barbara Zając. Le bambine vennero educate a una fede vivace e impegnata, erano iscritte alla Pontificia Opera dell’Infanzia Missionaria e al Movimento Luce e Vita, e cantavano nel coro della parrocchia. Nel 1998 iniziò a frequentare le Scuole dell’Associazione Cattolica degli Educatori (KSW) dimostrando una spiccata maturità e un’intelligenza non comune, tanto che dal terzo grado fu promossa direttamente al quinto. L’ambiente era particolarmente favorevole alla sensibilità spirituale di Helena, che si distinse in diversi concorsi studenteschi, soprattutto di carattere religioso. Nel 1999 iniziò anche a frequentare una scuola di musica, dimostrandosi talentuosa anche in campo artistico. Nel 2000 ricevette, con gran gioia, per la prima volta il Sacramento dell’Eucaristia e nel 2006 la Cresima, momenti che rimasero profondamente impressi nell’animo delicato di questa ragazza, che coronava, con questi sacramenti, il cammino di incontro con il Signore, che sin da piccola aveva intrapreso. Nel frattempo progrediva negli studi, ma solo per un anno poté frequentare le scuole superiori nel suo paese, poiché vinse una prestigiosa borsa di studio e si trasferì per due anni presso la Catholic Leweston School a Sherborne, nel Regno Unito, dove conseguì il diploma. Durante le vacanze, poi, si impegnò anche a implementare il programma scolastico con le materie polacche e, conseguito il diploma nel 2009 entrò nella facoltà di ingegneria del Politecnico Slesiano di Gliwice. Continuò anche a studiare musica presso il Conservatorio Statale di Gliwice, esibendosi in vari concerti e ottenendo ottime valutazioni. Nonostante fosse molto impegnata con gli studi, non mancò mai di partecipare alla Messa quotidiana, momento di incontro con il Signore, per rinfrancare l’anima. E, siccome dall’Amore che si riceve dal Signore non può che nascere amore per il prossimo, si impegnò anche nella Caritas locale e l’Associazione Cattolica Accademica, aiutando soprattutto i bambini. Durante la peregrinatio dell’immagine della Divina Misericordia nella diocesi di Cracovia, sentì parlare del Volontariato Missionario “Salvator”, che svolge missioni in tutto il mondo, e subito si mise a disposizione come volontaria, partendo per dare una mano in una colonia per bambini a Galgahéviz in Ungheria. Helena era consapevole del fatto che i talenti che ci vengono dati dal Signore non sono per noi stessi ma per il bene degli altri, di tutti, lei stessa parlando di questo argomento, scriveva: “Ho ricevuto la Grazia di Dio e devo condividere questo Dono! Tutte le abilità che ho, le capacità che acquisirò, i talenti che sto sviluppando, non sono destinati a servirmi, ma li ho affinché possa usarli per aiutare gli altri. Il dono più grande è che io conosca Dio e non posso tenerlo per me, devo proclamarlo!“. Nel 2013 partecipò a una missione di tre mesi in Zambia, che lasciò un segno profondo nel suo cuore. Impegnata soprattutto con i bambini di strada, li accudiva, e metteva a disposizione la sua intelligenza, dando lezioni di inglese e matematica, ma soprattutto si fece per loro apostola, evangelizzandoli prima di tutto con il suo esempio di fede genuina e forte. Ritornata in Polonia affrontò un periodo difficile a causa di una malattia polmonare, che richiese anche un intervento chirurgico, ma non si scoraggiò e continuò ad animare il Movimento Missionario con la sua presenza e con la sua preghiera. Tornata in forze nel 2014 partì per sostituire un missionario ammalato a Timisoara in Romania. Nel frattempo, conseguita la laurea, iniziò a lavorare come hostess per la compagnia WizzAir, e iniziò a pianificare la costruzione di una famiglia insieme al suo fidanzato, con cui voleva presto sposarsi. Dopo un ritiro ignaziano, prese la decisione di partecipare a una missione in Bolivia, e, dopo aver concordato con le Suore Ancelle della Genitrice di Dio Vergine Immacolata Concezione (dette Dębicki), arrivò a Cochabamba l’8 gennaio 2017 con la missione di aiutare le suore nella gestione di un orfanotrofio per bambini. Essendo, tuttavia, periodo di vacanza, si impegnò, nel frattempo, nella sistemazione dei locali che avrebbero presto accolto i bambini. Ma la notte del 24 gennaio 2017 un ladro, di nome Romualdo Mamio Dos Santos, fece irruzione nell’orfanotrofio e, trovandosi davanti Helena, la colpì con quattordici coltellate, lasciandola esanime a terra. La giovane missionaria venne subito soccorsa ma, purtroppo, non ci fu nulla da fare e morì quella stessa notte. Riportata in Patria, il 18 febbraio 2017 vennero celebrati per lei i funerali di Stato, presieduti dal Card. Dziwisz, che la salutò come modello di vita e di fede per i giovani. Il corpo venne poi sepolto nel Cimitero di Libiąż. Sorse, sin da subito, spontaneamente in tanti fedeli la convinzione che Helena è una santa, che ha dato la sua vita per il Signore e per aiutare il prossimo, secondo gli insegnamenti del Vangelo. Perdurando tale fama di santità, dopo aver raccolto gli scritti (molti dei quali erano email e messaggi sui media) e con il parere favorevole della Conferenza Episcopale Polacca, il 10 maggio 2024 è stata aperta l’inchiesta diocesana per il Processo di beatificazione. Helena è stata anche insignita, dal presidente della Repubblica, della Croce d’oro al merito per attività caritative e sociali. Helena è una ragazza dei nostri tempi con gli stessi impegni e gli stessi sogni di qualunque altro ragazzo: lo studio, la musica, gli amici, il fidanzato, il lavoro, il matrimonio, ma è anche una ragazza che ha saputo guardare al di là di se stessa e dei proprio desideri e ha aperto il suo cuore all’amore, un’amore che viene dal Signore e che non riesce a star chiuso dentro il cuore, deve uscire, deve trovare sbocco nella condivisione. “Non riesco a star ferma” diceva Helena di se stessa, perché quel fuoco divino che ardeva nel suo cuore la spingeva, ogni giorno, a farsi missionaria dell’amore presso i più bisognosi. In questa missione d’amore ha trovato il senso della sua vita, la fonte della sua gioia. Per questo la sua morte, così tragica e prematura, non è la fine di una storia, ma l’inizio di una meravigliosa avventura, in cui Helena è la lampada che illumina i passi di tanti che, come lei, sperimentando l’amore del Signore, sentono il desiderio di condividerlo con gli altri, con tutti.
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Fonte:
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www.giovanisanti.wordpress.com
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