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San Giovanni Giacomo Fernández Religioso francescano, martire

Festa: 10 luglio

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Moire, Spagna, 25 luglio 1808 - Damasco, Siria, 10 luglio 1860

Nato nel 1808 nella località di Moire, Ourense (Spagna). Nel 1831 entrò come fratello laico tra i Frati Minori. Purtroppo, la soppressione del 1835 interruppe per alcuni anni la sua esperienza di vita conventuale. Nel 1858 chiese di essere associato alla Custodia Terra Santa. Nel 1859 prese stanza nel convento di Damasco in qualità di cuoco. Beatificato con gli altri 10 Martiri di Damasco da Papa Pio XI il 10 ottobre 1926, Papa Francesco ha proceduto alla loro canonizzazione il 20 ottobre 2024.

Martirologio Romano: A Damasco in Siria, passione dei beati martiri Emanuele Ruíz, sacerdote, e compagni, sette dell’Ordine dei Frati Minori e tre fratelli fedeli della Chiesa Maronita, che, con l’inganno consegnati ai nemici da un traditore, furono sottoposti per la fede a varie torture e conclusero il loro martirio con una morte gloriosa. [I loro nomi sono: beati Carmelo Volta, Pietro Soler, Nicola Alberca, Engelberto Kolland, Ascanio Nicanor, sacerdoti, e Francesco Pinzao e Giovanni Giacomo Fernández, religiosi, dell’Ordine dei Frati Minori; Francesco, Mootius e Raffaele Massabki, fratelli.]


Juan Jacob Fernández nacque nella località di Moire, nella piccola e scarsamente popolata contea di Ourensán de Piñor, il 25 luglio 1808.
Era il sesto dei sette figli di Benito Fernández da Fonte, medico, e di Benita Fernández Losada, coniugi dal 26 maggio 1794. Il giorno successivo alla nascita, come consuetudine all’epoca, Juan Jacob ricevette il battesimo nella chiesa parrocchiale di Santa María de Carballeda.
Tra infanzia e giovinezza la vita si svolse nella serena normalità di una numerosa e devota famiglia cristiana, capace di trasmettere ai figli i valori della fede, tanto che sia lui che il fratello Pedro entrarono tra i Frati Minori Osservanti nel convento francescano di San Antonio de Herbón, Padrón - La Coruña. La vocazione dei fratelli Fernández alla vita francescana fu favorita dall’apostolato itinerante che i frati di quel convento di Herbón facevano nei villaggi, predicando le sante missioni parrocchiali e amministrando i sacramenti. Juan Jacob avvertì la vocazione religiosa ed entrò nel noviziato del convento di San Antonio nel 1831, quando contava 22 anni.
Gli eventi politici che coinvolgevano la Spagna avrebbero di lì a poco interrotto l’esperienza di vita raccolta, umile e povera che aveva intrapreso.
Nel mese di novembre 1835, quarto anno dall’ingresso di fra Juan Jacob, fu decretata l’esclaustrazione degli Ordini religiosi con l’allontanamento dai conventi, monasteri, collegi. Il Beato si vide costretto a fare ritorno a Moire e a riporre il suo saio per un periodo di tempo che sarebbe durato ventiquattro anni. In questo tempo rimase saldo nella vocazione e fedele a quanto aveva professato, mantenendo viva la speranza di un ritorno alla vita comunitaria. Durante questa forzata esclaustrazione che scosse fortemente le strutture istituzionali della Chiesa cattolica di Spagna, Juan Jacob si tenne in corrispondenza con gli altri confratelli esclaustrati.
Da essi apprese che la Custodia di Terra Santa dei Frati Minori cercava personale per la missione. Pertanto, si mise subito a disposizione dei Superiori, inviando la sua richiesta il 4 novembre 1858. Il 23 novembre gli fu notificato di essere stato ammesso a far parte della prossima spedizione missionaria in Terra Santa in partenza da Valencia. Insieme ai confratelli Nicolás María Alberca, Pedro Nolasco Soler e Nicanor Ascanio, che sarebbero stati con lui martiri, si imbarcò a Valencia il 25 gennaio 1859 sul piroscafo Barcino, sbarcando a Giaffa il 19 febbraio. Dopo la visita a Gerusalemme, fu inviato al convento della conversione di San Paolo, a Damasco, per apprendere l’arabo, rinforzare lo scarso organico francescano della comunità e prestare assistenza ai numerosi cristiani che vivevano in quella città. Qui trovò il martirio.


Fonte:
www.custodia.org

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Aggiunto/modificato il 2024-08-08

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