Beato Bernardo Lemaire Martire

Festa: 11 ottobre

>>> Visualizza la Scheda del Gruppo cui appartiene

Gonneville-la-Mallet, Francia, 27 luglio 1920 - Buchenwald, Germania, 11 ottobre 1944

Bernard Lemaire e Maurice Grandet, condivisero parte del loro cammino verso il martirio. Bernard nacque a Gonneville-la-Mallet il 27 luglio 1920, e svolgeva la mansione di falegname, partecipando atttivamente alla JOC, di cui aveva creato una sezione sull’altopiano di Aplemont, diventando nel 1942 capo federale di Le Havre. Maurice, di pochi mesi più grande, era nato il 3 aprile 1920 a Le Havre e lavorava come torrefattore e, successivamente in un mobilificio. Dal 1938 faceva parte della JOC. Il 20 luglio 1943 furono entrambi prelevati per il servizio di lavoro obbligatorio e assegnati a Colonia, nei campi di Autobahn a Delbruck e, Bayenthal, presso la Todt per la riparazione delle ferrovie. Nel febbraio del 1944 furono mandati in Francia, per un congedo. Lì, di comune accordo, e con il consenso della fidanzata di Bernard, decisero di continuare la loro attività di apostolato in Germania, per evitare che il lavoro, che fino ad allora avevano svolto presso i giovani lavoratori, andasse perduto. Anche loro dividevano il loro tempo fra le visite agli ammalati, i circoli di studio con commenti al Vangelo, e l’organizzazione di aiuti e sostegno alla lotta contro i soprusi nazisti, per risollevare l’animo dei lavoratori in esilio. Arrestati il 20 luglio 1944 a Colonia per “attività religiosa, influenza sui giovani lavoratori francesi a Colonia e dintorni” furono interrogati e imprigionati a Brauweiler da luglio a settembre del 1944. Fra il 16 e il 17 settembre 1944 furono trasferiti nel campo di Buchenwald, ed ebbero Bernard il numero 81786 e Maurice il numero 81789. Morirono nel campo, per il tifo, l’11 e il 12 ottobre 1944. Il 20 giugno 2025 Papa Leone XIV ha riconosciuto il martirio in odio alla fede. Il 13 dicembre seguente è stata celebrata la solenne beatificazione nella Basilica di Notre Dame a Parigi.

Nato il 27 luglio 1920 a Gonneville-la-Mallet (76). Era un falegname e membro della Gioventù Cristiana Operaia (JOC) in Francia. Creò una sezione sull'altopiano di Aplemont e successivamente divenne leader federale della JOC a Le Havre nel 1942.
Il 20 luglio 1943 fu chiamato al servizio del lavoro obbligatorio secondo una legge del governo di Vichy del 16 febbraio 1943, che decise di mandare lavoratori in Germania per tutti i giovani nati tra i 20 e i 22 anni.
In Germania, è stato assegnato a Colonia, ai campi autostradali di Delbrück e poi al parco sud di Bayenthal, ed è stato trasferito all'organizzazione Todt per la riparazione delle ferrovie. Nel febbraio del 1944 tornò in Francia per godersi una vacanza con il suo amico il Venerabile Servo di Dio Mauricio Grandet. Secondo la sua fidanzata, Bernardo Lemaire è partito con Grandet. Volevano continuare il loro apostolato in Germania, come ha dichiarato Bernardo al suo cappellano in Francia davanti alla sua fidanzata: "Abbiamo organizzato i preparativi per la Pasqua nel mio settore. Se non torno, ci sarà un vuoto."
Le attività proibite che svolgono nel quadro dei loro impegni cattolici:
Le visite ai malati, i circoli di studio con commenti al Vangelo, costituiscono una rete organizzata di aiuti e sostegno che lotta contro la rassegnazione, lo scoraggiamento e la paura dei lavoratori esiliati sottoposti alla propaganda nazista.
In applicazione del decreto nazista del 3 dicembre 1943 contro l'azione cattolica francese tra i lavoratori francesi nella Germania nazista, furono arrestati il 20 luglio 1944 a Colonia. Il motivo ufficiale della deportazione, riportato nel 1946 nel certificato rilasciato dal Ministero degli Affari dei Veterani agli eredi di Bernardo Lemaire, si esprime così: attività religiosa, influenza sui giovani lavoratori francesi a Colonia e dintorni. Furono interrogati e imprigionati nella prigione di Brauweiler da luglio a settembre 1944.
Furono deportati a Buchenwald, dove arrivarono il 16/17 settembre 1944 (n. 81786 e n. 81789).
— Bernardo Lemaire, numero di registrazione 81 786, morto di tifo il 10/11/44.
Sono stati fedeli alla parola di Cristo fino alla fine. Attraverso loro, nel mezzo della sofferenza, Cristo era presente. Dove c'era odio, misero amore; dove c'era offesa, misero perdono.
Ecco un estratto della lettera di Padre Michel Quoist al Comitato Fedeltà di Bernard Lemaire del 24 maggio 1988:
"Partirono in missione per annunciare la Buona Nuova — il Vangelo — tra i loro fratelli e sorelle deportati, malati, imprigionati e poveri. Al ritorno dal permesso, avrebbero potuto unirsi a coloro che hanno scelto un altro modo per combattere l'oppressione. Alcuni gli hanno consigliato di farlo. Ma i suoi compagni li aspettavano lì, e la loro missione era molto diversa. Era quella di Gesù, quella che continuavano a vivere e a iscrivere ai tragici colpi di scena della storia. Anche loro, come il loro Signore, hanno disturbato un mostruoso «ordine stabilito». Hanno predicato l'amore davanti all'odio. Furono traditi, arrestati, processati ingiustamente, condannati all'agonia nell'inferno di Buckenwald. Sono morti per i loro fratelli, come lui, con lui. Martiri. D'ora in poi, saranno Luce per noi. Non la luce che illumina la notte del passato, ma la luce che illumina il cammino del presente. Era questa luce che doveva essere liberata dalle prigioni dell'oscurità affinché la sua morte non fosse vana. Gesù l'aveva detto: «Non si accende una lampada e si mette sotto un celemine, ma sul candelaero, affinché illumini tutti quelli che sono in casa»... Il suo messaggio: «Dove c'era odio, hanno messo amore; dove c'era offesa, hanno messo perdono».
Il 20 giugno 2025 Papa Leone XIV ha riconosciuto il martirio in odio alla fede. Il 13 dicembre seguente è stata celebrata la solenne beatificazione nella Basilica di Notre Dame a Parigi.