José di Gesù e Maria, al secolo José Osés Sainz, nasce a Peralta (Navarra) il 29 aprile 1915. La sua vita è una profezia di martirio. Già una prozia monaca aveva detto un giorno alla madre: “Avrai otto figli ed uno morirà martire”. Semplice, umile, ogni mattina da bambino si reca nei campi a raccogliere fiori per la Madonna, un amore che non lo abbandonerà mai. Veste l’abito passionista nel 1932 e fa la sua professione il 29 ottobre 1933, è uno studente intelligente, molto bravo in filosofia, ma il suo cuore è tutto per l’Amato Sposo. Due mesi prima della cattura scrive alla famiglia: “Potete essere orgogliosi di avere presto un figlio martire”, l’antica profezia della prozia si sta per avverare. Il 22 luglio 1936 viene preso insieme agli altri passionisti di Daimiel, scriverà alla sorella: “Anch’io dovrò morire, ma non temete perché muoio contento sapendo che tu, papà ed io apparteniamo al numero delle anime grandi”. Mentre viene trasferito a Ciudad Real, giunti a Carabanchel Bajo, poco distante dalla casa di sua sorella, viene colpito alla testa da un mattone lanciato da una casa, è il 23 luglio 1936 e la profezia si è avverata. La solenne beatificazione è stata celebrata da San Giovanni Paolo II il 1° ottobre 1989.
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Fonte:
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www.giovanisanti.wordpress.com
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