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Gemona del Friuli, Udine, 7 maggio 1924 - Amenábar, Argentina, 31 gennaio 2008
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Padre José è nato a Gemona in Friuli, Italia, il 7 maggio 1924. Da piccolo giocavo a fare il prete. In una tromba delle scale giocavo a celebrare Misa. A 18 anni il Signore lo chiama ad essere francescano.
Arrivò come missionario a Buenos Aires nel luglio 1953. Ha esercitato il suo ministero a Monte Quemado (Santiago del Estero), dove lui stesso ha costruito una cappella dedicata a San Francesco d'Assisi, con robracho e placca.
Nel 1954 viene trasferito all'ingegnere Jacobacci a Rio Negro, dove ha trascorso più di 22 anni. Anche lì ha costruito la prima chiesa, dove è conservata un quadro di San Francesco dipinto da padre Zilli.
L'umiltà è la parola che più lo definisce a Padre Jose. Un vero figlio di San Francisco. Un'umiltà profonda, un santo attaccamento all'abitudine francescano, che usavo in modo permanente. Padre José ha vissuto una povertà affettiva ed efficace: lo sradicamento della propria Patria di cui si è spogliato e la povertà radicale nel materiale, un'austerità sorprendente, con un aroma del francescanismo più puro.
Tra il 1977 e il 1978 ha esercitato il suo lavoro pastorale nella Repubblica centroamericana di El Salvador dove ha incontrato e assistito monsignor Oscar Arnulfo Romero.
È tornato nel paese nel 1980 e da allora ha avuto il suo luogo di residenza quasi permanente nella piccola popolazione santafesina di Diego de Alvear, al confine con la provincia di Buenos Aires, dove ha svolto un intenso lavoro di evangelizzazione portando da lì la sua parola e la sua bonomomia ad Aarón Castellanos, Rufino, Amenábar, Lazzarino, San Gregorio, Iriarte e Alberdi.
Nel 2007, il suo ultimo lavoro è stato ricostruire una cappella nel cimitero di Aarón Castellanos, dedicata alla beata Madre Maria del Transito Cabanillas, alla quale era molto devoto. La cappella era abbandonata e lui stesso l'ha ricostruita, all'età di 83 anni, con le sue stesse mani pungendo, ribaltando e dipingendo le pareti.
Padre Zilli è morto il 31 gennaio 2008.
Padre José Zilli diceva che essere francescano "È vivere l'Incarnazione, diciamo in poche parole: vivere amando la povertà e la semplicità, l'umiltà, dedicare la mia vita al servizio degli altri, non avere potere né aspirare ad averlo mai".
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