Padre Miguel Ángel Quiroga Gaona Marianista

Festa: Testimoni

Facatativá, Colombia, 1° ottobre 1972 - Lloró, Colombia, 18 settembre 1998

Questo giovane sacerdote della comunità religiosa marianista lavorava nella parrocchia di Lloró, nel Chocó, per aiutare la gente a migliorare le proprie condizioni di vita, quando nel 1998 venne colpito alla fronte da un paramilitare.

Miguel Ángel Quiroga, chiamato Padre Michel da amici e parrocchiani, è nato a Facatativá, Cundinamarca, il 1° ottobre 1972. Ha iniziato il prenoviziato a Bogotà nel 1990 presso la comunità di El Perpetuo Socorro e ha fatto il noviziato l'anno successivo a San Clemente, Risaralda. Prese i primi voti a Bogotà il 12 dicembre 1992. Lavorò alla Lloró per un anno e poi tornò a Bogotà per studiare all'Universidad Pedagógica, dove conseguì la laurea in Scienze Sociali nel dicembre 1997.
Dal gennaio 1998 lavorava nella parrocchia di Lloró, insieme ad altri sacerdoti marianisti. La Chiesa cattolica di Chocó ha svolto un lavoro coraggioso, ammirato in tutto il Paese, per il suo impegno verso i poveri e per il suo lavoro a favore della pace e dello sviluppo sociale. Ma Padre Michel non ebbe molto tempo per dedicarsi a quell'opera tanto stimata.
Verso la fine del 1997, uno dei suoi colleghi marianisti riferì a diverse autorità che l'esercito aveva assassinato un contadino nella regione e che esistevano prove considerevoli a sostegno di ciò.
Da quel momento in poi, diversi paramilitari della regione iniziarono a cercare di identificare il sacerdote che aveva denunciato le forze di sicurezza nel tentativo di vendicarsi.
Il 18 settembre, padre Michel accompagnò il parroco di Lloró, José María Gutiérrez, e un gruppo di circa 40 contadini in una gita in barca verso la comunità di El Llano per celebrare la festa del santo patrono. Nell'affluente incontrarono altre due imbarcazioni che trasportavano circa 20 paramilitari. Portarono a terra le due imbarcazioni della comunità e chiesero a tutti i passeggeri i loro documenti.
A Padre Michel fu detto: “Resta con noi”. Ma lui li ha sfidati e ha chiesto: "Perché dovrei rimanere con voi se non siete nemmeno persone giuridiche autorizzate a richiedere la documentazione? Io sto con la comunità". Poi, senza dire una parola, il capo di quel comando paramilitare, alias "Raúl", tirò fuori la pistola e gli sparò alla testa. Lo uccise sul colpo. Il prete e i contadini furono avvertiti che non potevano muoversi da quel luogo prima che fossero trascorse due ore, altrimenti avrebbero subito la stessa sorte.
Pochi minuti dopo, gli assassini di Padre Michel arrivarono a Lloró in cerca di benzina per proseguire il viaggio. Inizialmente si sono recati alla stazione di polizia, dove hanno detto di aver appena "arrestato" un prete. Gli agenti della Polizia non hanno fatto nulla e hanno detto di non avere benzina. Per risolvere la situazione, i paramilitari si sono introdotti nell'ufficio del sindaco e hanno costretto il difensore civico a consegnare loro un assegno per l'acquisto del carburante. Alla fine fecero rifornimento e se ne andarono in totale tranquillità.