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Serva di Dio Ruth Pakaluk Soprannumeraria dell'Opus Dei

Festa: .

East Orange, Stati Uniti d'Europa, 19 marzo 1957 - Worcester, Stati Uniti d'America, 23 settembre 1998


Madre cattolica, conversazione dell'ateismo, eccellente difensore della vita in Massachusetts e soprannumeraria dell'Opus Dei. La sua testimonianza di fede, gioia e forza davanti alla malattia ispira oggi nuove generazioni di famiglie cristiane.
La diocesi di Worcester ha annunciato lo scorso 1° novembre che il Vaticano ha dato il via libera alla Causa di Beatificazione dell'ormai serva di Dio Ruth Pakaluk, in una lettera datata 29 settembre 2025 e firmata dal cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero per le Cause dei Santi, concede il nihil ostat ("niente si oppone") a questa causa
Questo importante passo conferma che esiste "una reputazione di santità".
Nata il 19 marzo 1957 nel New Jersey, Ruth Van Kooy è cresciuta in un ambiente presbiteriano. All'Università di Harvard ha incontrato il suo futuro marito, con il quale condivideva la ricerca della verità. Entrambi hanno abbracciato la fede cattolica nel 1980 e successivamente si sono uniti come sovnumerari all'Opus Dei.
Nel 1982 Ruth ha fondato un gruppo pro-vita ad Harvard e due anni dopo si è unito all'associazione Massachusetts Citizens for Life, di cui è stata presidente tra il 1987 e il 1991. Era nota per la sua chiarezza nell'esporre le argomentazioni a difesa della vita e per la sua capacità di persuadere con serenità e rispetto.
Nel 1988, la famiglia si trasferì a Worcester, dove Ruth concentra la sua vita sulla famiglia e sull'apostolato. La sua casa era un luogo accogliente per i bambini del vicinato, che incoraggiava a leggere e formarsi. Le sue amiche la ricordano come una donna allegra, semplice e decisa nella sua fede.
Dopo la morte di suo figlio Thomas nel 1989, iniziò a partecipare alla messa quotidiana, convinta che l'Eucaristia fosse il modo più vicino per unirsi a lui. Come direttore dell'educazione religiosa nella cattedrale di San Paolo, ha rinnovato i programmi catechetici affinché i bambini potessero conoscere a fondo la dottrina cattolica.
Diagnosticato il cancro al seno nel 1991, ha vissuto la sua malattia con serenità e fiducia in Dio. Suo figlio Max ricorda: "Non ha mai voluto essere al centro dell'attenzione o causare preoccupazione. Volevo solo che avessimo una vita normale."
Anche poco prima di morire, nel 1998, ha incoraggiato suo marito a rifarsi la sua vita dopo la sua partenza. Morì il 23 settembre di quell'anno, lasciando una testimonianza di fede e di consegna che continua a ispirare molti.

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Aggiunto/modificato il 2025-12-08

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