450/51 - 539/40 circa
Martirologio Romano: A Digione in Burgundia, nell’odierna Francia, san Gregorio, che, dopo essere stato per molti anni conte nella regione di Autun, fu ordinato vescovo di Langres.
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Nato verso il 450-51 da una famiglia senatoriale gallo-romana, Gregorio divenne, ancor giovane, conte di Autun e mantenne quella carica quarant'anni. Rimasto vedovo, per la sua vita ascetica fu eletto (506-507) vescovo di Langres, ma andò a risiedere a Digione, essendo stata devastata la sua città episcopale. Ritrovò il corpo di san Benigno e per custodirlo edificò una chiesa consacrata nel 535, poi, per servire questa, fondò l'abbazia dello stesso nome che dotò di beni tolti dal proprio patrimonio.
Fu presente ai concili di Epaone (517), di Lione (519), di Clermont (535), si fece rappresentare a quello di Orleans (538) e firmò la lettera del concilio di Clermont al re Teodeberto. Fu anche in corrispondenza con san Avito di Vienne.
Morì nel 539-40 mentre si recava a Langres, ma fu riportato e sepolto a Digione. Venanzio Fortunato compose il suo epitaffio.
Dei tre figli avuti dalla moglie Armentaria, il primo, Titrico, gli successe, il secondo fu padre di sant'Eufronio, vescovo di Tours, e il terzo fu nonno di san Gregorio di Tours, il quale non manca di sottolineare la fama di santità del suo antenato.
E' festeggiato il 4 gennaio.
Autore: Gérard Mathon
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