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Santa Farailde di Gand Vedova

4 gennaio

† 745 circa

Nobile belga vissuta nel VII secolo, fu data in sposa contro la sua volontà ad un uomo che la maltrattò. Rimasta vedova, condusse una vita dedicata ai bisognosi e ai poveri, compiendo numerosi miracoli. È invocata dalle madri preoccupate per la salute dei loro bambini, contro il mal di denti e per abbeverare i mietitori assetati.

Martirologio Romano: A Bruay-sur-l’Escaut vicino a Valencienne nell’Artois in Neustria, nell’odierna Francia, santa Faraílde, vedova, che, obbligata a sposarsi con un uomo violento, si tramanda che abbia abbracciato una vita di preghiera e austerità fino alla vecchiaia.


Santa Farailde è una delle antiche patrone della città belga di Gand, ma nonostante ciò sul suo conto sono state tramandate esclusivamente notizie leggendarie. Nativa appunto diGand, fu data in sposa contro la sua volontà ad un ricco pretendente che la trattò brutalmente, forse perché ella, che aveva consacrato a Dio la sua verginità, preferiva trascorrere le notti in preghiera nelle chiese della città piuttosto che nel letto nuziale. Farailde rimase ben presto vedova, titolo col quale è commemorata dal Martyrologium Romanum, nonostante la tradizione l’abbia da sempre considerata vergine.
Il nome di questa santa, popolarissimo nelle Fiandre, varia secondo i vari dialetti locali: Varelde, Verylde o Veerle. Sovente viene raffigurata insieme ad un’oca, in quanto il nome della sua città natia in fiammingo ed in tedesco significa proprio oca. Viene inoltre raffigurata con un pane, in ricordo di un suo miracolo, quando mutò in pietre i pani che una donna avara aveva rifiutato di dare ad un mendicante. E’ inoltre invocata dalle madri preoccupate per la salute del loro bambini e contro il mal di denti. Una leggenda vuole che per abbeverare dei mietitori assetati, fece sgorgare una sorgente, le cui acque furono considerate terapeutiche.


Autore:
Fabio Arduino

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Aggiunto/modificato il 2007-01-02

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