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Santi Vittorino, Vittore, Niceforo, Claudio, Diodoro, Serapione e Papia Martiri

31 gennaio

III sec.

Nel III secolo d.C., durante la persecuzione dei cristiani da parte dell'imperatore Decio, sette giovani cristiani di Corinto furono arrestati e sottoposti a vari supplizi, tra cui flagellazione, lapidazione e rogo. Tutti morirono fedeli alla loro fede cristiana. Le loro reliquie furono traslate in diverse località dell'Europa, tra cui Roma, Cividale del Friuli e Verona.

Martirologio Romano: A Corinto in Acaia, in Grecia, santi martiri Vittorino, Vittore, Niceforo, Claudio, Diodoro, Serapione e Pápia, che si tramanda abbiano subito il martirio con vari supplizi sotto l’imperatore Decio.


I sette santi martiri di Corinto

Nel corso del III secolo d.C., l'Impero romano attraversava un periodo di forte crisi politica e religiosa. L'imperatore Decio, in particolare, aveva intrapreso una politica di persecuzione dei cristiani, che venivano considerati una minaccia per l'ordine pubblico e la religione tradizionale.
In questo contesto, a Corinto, in Grecia, vivevano sette giovani cristiani, Vittorino, Vittore, Niceforo, Claudio, Diodoro, Serapione e Papia. I sette erano noti per la loro fede e la loro devozione a Dio.
Nel 250 d.C., i sette martiri furono arrestati dalle autorità romane. Furono sottoposti a vari supplizi, tra cui flagellazione, lapidazione e rogo. Nonostante le torture, i sette rimasero fedeli alla loro fede e rifiutarono di abiurare il cristianesimo.
Il martirio dei sette giovani cristiani ebbe un grande impatto sulla comunità cristiana di Corinto e di tutta la Grecia. La loro testimonianza di fede fu un esempio di coraggio e perseveranza per tutti i cristiani dell'epoca.
Le reliquie dei sette martiri furono successivamente traslate in diverse località dell'Europa. In Italia, le reliquie di Vittorino e Vittore sono conservate nella chiesa di San Giovanni Battista a Mantova, mentre le reliquie di Niceforo, Claudio, Diodoro, Serapione e Papia sono conservate nella chiesa di San Lorenzo a Mantova.
Oggi, i sette santi martiri di Corinto sono venerati dalla Chiesa cattolica come esempi di fede e di testimonianza. La loro festa liturgica è celebrata il 31 gennaio.

Alcuni dettagli sulla vicenda dei martiri
Le informazioni sulla vicenda dei sette martiri di Corinto sono tratte da una serie di fonti, tra cui il Martirologio Romano, il Synaxarion di Costantinopoli e la Passio sanctorum VII martyrum Corinthiorum.
Secondo il Martirologio Romano, i sette martiri furono arrestati durante la persecuzione di Decio, che iniziò nel 250 d.C. I martiri furono sottoposti a vari supplizi, tra cui flagellazione, lapidazione e rogo.
Il Synaxarion di Costantinopoli fornisce maggiori dettagli sulla vicenda. Secondo questo testo, i sette martiri erano tutti giovani e di buona famiglia. Vittorino era un diacono, Vittore era un lettore, Niceforo era un sacerdote, Claudio era un eremita, Diodoro era un giovane uomo, Serapione era un sacerdote e Papia era una giovane donna.
La Passio sanctorum VII martyrum Corinthiorum fornisce una descrizione più dettagliata del martirio dei sette. Secondo questo testo, i martiri furono prima flagellati, poi lapidati e infine bruciati vivi.
 


Autore:
Franco Dieghi

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Aggiunto/modificato il 2024-01-11

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