Il Martirologio di Adone, redatto alla metà del IX secolo, è la più antica fonte che menzioni questo santo vescovo, facendo il suo elogio al 1° febbraio: «cuius et vita virtutibus claruit et mors pretiosa miraculis commendatur». Da Adone l’elogio è passato al Martirologio d’Usuardo, redatto nella stessa epoca.
Il fatto che egli abbia dato il nome alla sua città episcopale, testimonia il prestigio da lui raggiunto. Scarse sono però le notizie che ci sono state tramandate poiché la Vita, pubblicata dai Bollandisti e che proviene da un ms. del XIII secolo, è priva di interesse storico. È utile ricordate, tuttavia, che, secondo queste fonti, quando Paolo fu eletto vescovo, la moglie si ritirò nel monastero femminile di Arles: in base a questa notizia si potrebbe datare l’elezione all’episcopato di Paolo all’inizio del VI secolo e non al 374, come pensavano coloro che lo identificavano con il vescovo omonimo presente al concilio di Valenza tenutosi in quell’anno. Un altro dato cronologico è la presenza al concilio di Epaone (517) di Florentius, che si considera come il successore di Paolo.
Dei dieci primi vescovi attribuiti dalla Gallia christiana alla diocesi di St-Paul-Trois-Chàteaux, Duchesne pensa che solo Paolo possa essere considerato con una certa fiducia come storicamente esistito.
Il Martirologio Romano lo iscrive al 1° febbraio, mentre il Geronimiano non lo nomina affatto. Le sue reliquie riposarono nella cattedrale di St-Paul-Trois-Chateaux, fino al giorno in cui i Novatores haeretici le bruciarono insieme ad altre, il 24 dicembre 1561.
La leggenda raccolta dalla Vita fa Paolo originario di Roma o di Reims (secondo la lezione del ms.).
Si è perfino giunti a trasformarlo in un vescovo di Troyes (Champagne), ma l’indicazione isolata e men che sommaria del Catalogo della cattedrale di Troyes, l’incertezza della collocazione di questo vescovo nella lista di tale sede anche se riportata all’inizio del IX secolo, la data della sua festa celebrata al 1° febbraio come quella del vescovo di St-Paul-Trois-Chàteaux, rivelano l'assenza d'una solida documentazione sull'argomento.
Autore: Paul Viard
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