Martirologio Romano: Ad Alessandria d’Egitto, commemorazione dei santi martiri Bassiano, Toniono, Proto e Lucio, che furono gettati in mare, Cirione sacerdote, Agatone esorcista e Mosè, che furono arsi sul rogo, Dionigi e Ammonio, che trafitti con la spada raggiunsero la gloria eterna.
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CIRIONE, BASSIANO, AGATONE, e MOSÈ, santi, martiri di ALESSANDRIA.
Al 14 febbraio il Martirologio Romano commemora, divisa in vari gruppi, una lunga serie di martiri alessandrini. Il secondo di tali gruppi riguarda appunto i ss. Cirione prete, Bassiano lettore, Agatone esorcista e Mosè, i quali morirono arsi vivi. L'elogio deriva da un'analoga nota del Martirologio Geronimiano, pure al 14 febbraio, dove però Bassiano è Bassione, e non vi si dice che fosse lettore. Non ci è pervenuta nessun'altra fonte agiografica o liturgica da cui trarre qualche ulteriore informazione in merito. Tuttavia, lo studio della nota geronimiana che riguarda tutta questa serie di martiri alessandrini (sono ventisei, a cui potrebbero aggiungersi altri quattro nomi collocati in fondo al medesimo testo) ci persuade che essa dovette attingere le sue informazioni da qualche passione allora esistente: infatti precisa per dieci di questi cristiani il genere del martirio che subirono, e per sette il grado che rivestirono nella sacra gerarchia. E ancora, tale passione, oggi scomparsa, dovette essere assai vicina alla passio s. Pauli et sociorum (BHL, II, p. 955, it 6584), la stessa cioè da cui il Geronimiano trasse l'elogio del 9 febbraio sui XXXVII martiri d'Alessandria. Infatti in ambedue i casi si tratta di una serie numerosa di martiri alessandrini, divisi in vari gruppi e condannati a pene diverse. Ma soprattutto, dei ventisei nomi della lista del 14 febbraio ben diciannove ritornano, identici o sotto forme vicinissime, nella predetta passio (=P.) Bassianus (P.: Bastanus), Thonion (P.: Thonius), Protus, due volte (P.: Protea), Lucius (Martyr. Hieron., 9 febbraio: Lusus), Agathon, Dionisius, tre volte, Ammunius, due volte (P.: Ammon), Armata (P.: Sarmata), Arbasius (P.: Horpresius; Martyr. Hieron., 9 febbraio: Horpasus e Arbasus), Orus (P.: Horus), Paulus, Plesius, Passamonas (P.: Bastammon), Hippus (P.: Hippea). Si potrebbe anche ravvisare in Cirione una corruzione dell'Orione della passio, ed in Bassione una combinazione del prefisso Bas e Jonas (come la passio ha per il medesimo personaggio i nomi di Ammone e di Basammone). Se dovessimo ammettere una qualche dipendenza tra i due documenti, l'uno perduto per i santi del 14 febbraio e l'altro tuttora esistente per quelli del 9 febbraio, propenderei a pensare quello più antico di questo, per la troppo evidente artificiosità che guida il racconto della passio.
Autore: Giovanni Lucchesi
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