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Beati Cinque martiri di Tiro

20 febbraio

† Tiro, Libano, fine III secolo

Cinque martiri: Zenobio prete della Chiesa di Sidone, i vescovi e martiri Tirannione, Silvano, Peleo e Nilo, tutti della Fenicia.Essi subirono il martirio durante la persecuzione di Diocleziano, ma in tempi e luoghi diversi: Silvano vescovo fu dato in pasto alle belve ad Emesa, Tirannione vescovo di Tiro fu gettato nel fiume Oronte ad Antiochia e trasportato fino al mare e Zenobio prete e celebre medico, morì mentre gli scarnificavano i fianchi.

Martirologio Romano: Commemorazione dei cinque beati martiri, che, sotto l’imperatore Diocleziano, furono uccisi a Tiro in Fenicia, oggi in Libano: dapprima dilaniati in tutto il corpo con i flagelli, poi denudati e messi nell’arena ed esposti a belve di vario genere, mostrarono nei loro corpi giovanili una costanza ferma e irremovibile; uno di loro in particolare, di nemmeno vent’anni, non costretto da catene, aperte le braccia in forma di croce, rivolgeva preghiere a Dio; tutti, dapprima non toccati dalle belve pur istigate, furono alla fine trafitti con la spada.


Il 20 febbraio la Chiesa ricorda i Beati Cinque Martiri di Tiro, un gruppo di cinque uomini che furono uccisi durante la persecuzione di Diocleziano, alla fine del III secolo. I loro nomi sono Zenobio, prete di Sidone; Tirannione, vescovo di Tiro; Silvano, vescovo di Emesa; Peleo e Nilo.

Zenobio era un prete di Sidone, una città costiera della Fenicia, oggi in Libano. Era un uomo di grande fede e carità, e si dedicava con passione al servizio dei poveri e dei bisognosi. Durante la persecuzione, fu arrestato e torturato, ma non rinnegò mai la sua fede. Alla fine, fu ucciso a colpi di spada.

Tirannione era il vescovo di Tiro, un'altra importante città della Fenicia. Era un uomo di grande coraggio e fermezza, e non esitò a sfidare le autorità romane per difendere la sua fede. Fu arrestato e torturato, ma non si piegò. Alla fine, fu gettato nel fiume Oronte, a Antiochia, e morì annegato.

Silvano era il vescovo di Emesa, una città della Siria. Era un uomo di grande cultura e sapienza, e si distingueva per la sua profonda spiritualità. Durante la persecuzione, fu dato in pasto alle belve, ma riuscì a sopravvivere. Fu poi decapitato.

Peleo e Nilo erano due giovani uomini che vivevano a Tiro. Erano entrambi cristiani ferventi, e non esitarono a testimoniare la loro fede anche a costo della vita. Furono arrestati e torturati, ma non rinnegarono mai la loro fede. Alla fine, furono uccisi a colpi di spada.

I Beati Cinque Martiri di Tiro sono commemorati il 20 febbraio, nel Martirologio Romano. La loro memoria è particolarmente venerata nella Chiesa maronita, che li considera come propri patroni.


Autore:
Franco Dieghi

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Aggiunto/modificato il 2024-01-17

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