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Sezione T > San Teofilo di Cesarea di Palestina
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San Teofilo di Cesarea di Palestina Vescovo
5 marzo
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Etimologia: Teofilo = amico di Dio, dal greco
Emblema: Bastone pastorale
Martirologio Romano: Commemorazione di san Teofilo, vescovo di Cesarea in Palestina, che, sotto l’imperatore Settimio Severo, rifulse per sapienza e integrità di vita.
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S. Teofilo vescovo di Cesarea di Palestina, viene menzionato da Eusebio di Cesarea (Historia Ecclesiastica, V) nella cronologia dei più importanti capi delle Chiese locali al tempo di papa Vittore I (200 d.C.). Si sa poco di lui, lo stesso Eusebio lo cita altre due volte e cioè in merito ad un sinodo riunito in Palestina e poi per aver preso parte alla disputa dei vescovi dell’epoca sulla questione della celebrazione della Pasqua; una parte di vescovi asiatici del periodo preconsolare e quelli di origine Ebraica, volevano celebrarla il 14 del mese di aprile, mentre i vescovi delle Chiese occidentali compresa Roma e lo stesso Teofilo si opponevano volendo celebrarla la domenica (giorno del Signore). Non risulta che negli antichi calendari vi fosse un culto particolare del santo; il primo ad introdurlo nella lista dei santi fu P. de Natalibus seguito poi da C. Baronio che dopo un breve elogio in cui lo apprezza per la saggezza e l’integrità della sua vita, lo introdusse nel Martirologio Romano al 5 marzo.
Autore: Antonio Borrelli
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