Nella città di Nicomedia, sotto la persecuzione di Diocleziano, Macedonio, sacerdote, sua moglie Patrizia e la loro figlia Modesta subirono il martirio per la loro fede incrollabile. Macedonio, uomo di fede e rettitudine, guidava la sua famiglia con amore. Patrizia, donna virtuosa, educava Modesta ai principi cristiani. La loro casa era un rifugio di pace e carità. Nonostante le torture, non rinnegarono la loro fede. Macedonio resistette alle pressioni del governatore, Patrizia incoraggiava la figlia, e Modesta rimase salda nella fede.
Martirologio Romano: A Nicomedia in Bitinia, nell’odierna Turchia, santi martiri Macedonio, sacerdote, Patrizia, sua moglie, e Modesta, sua figlia.
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Nella città di Nicomedia, in Bitinia, regione dell'odierna Turchia, durante un periodo imprecisato tra il III e il IV secolo, risplendeva la fede di una famiglia cristiana: Macedonio, sacerdote, sua moglie Patrizia e la loro figlia Modesta. Uniti da un amore profondo per Dio e per il prossimo, essi affronteranno con coraggio e fermezza le persecuzioni ordinate dall'imperatore romano.
Macedonio, uomo di profonda fede e rettitudine, guidava la sua famiglia con saggezza e insegnava loro la parola di Dio. Patrizia, donna virtuosa e devota, era un esempio di carità e di amore per i più bisognosi. Modesta, giovane di animo puro e forte, seguiva le orme dei genitori con dedizione e ardore per la fede cristiana.
La loro vita di pace e di pietà cristiana venne sconvolta dall'ondata di persecuzioni che sconvolse l'impero romano. I cristiani erano perseguitati, incarcerati e torturati per la loro fede. Macedonio, Patrizia e Modesta non rinnegarono mai il loro credo, nemmeno di fronte alle minacce e alle torture.
Macedonio, in quanto sacerdote, era un bersaglio primario. Fu arrestato e sottoposto a crudeli sofferenze per indurlo a sacrificare agli dei pagani. Ma egli rimase saldo nella sua fede, professando con coraggio il nome di Cristo.
Patrizia e Modesta, non volendo abbandonare il loro amato sposo e padre, lo seguirono nella prigionia. Anche loro dovettero affrontare terribili prove, ma la loro fede era incrollabile.
Dopo atroci sofferenze, Macedonio, Patrizia e Modesta furono condannati a morte. Insieme, salirono al patibolo con animo sereno e gioioso, consapevoli di raggiungere la vita eterna in Cristo.
Autore: Franco Dieghi
Il Martirologio Siriaco del sec. IV annuncia al 13 adar (= marzo) "a Nicomedia Modesto sacerdote martire e ventuno altri martiri". Allo stesso giorno, con qualche differenza, il Martirologio Geronimiano commemora, sempre a Nicomedia, "Macedonio sacerdote, Patrizia sua moglie e Modesta sua figlia "; non vi è dubbio però che si trattasse originariamente di una stessa commemorazione che subí varie corruzioni a seconda dei testi letterari che se la sono trasmessa.
In mancanza di una passio di questo gruppo di martiri di Bitinia, non si possono precisare né la dicitura esatta della commemorazione, né la loro precisa identificazione e, inoltre, si ignorano del tutto modo ed epoca del loro martirio.
I sinassari bizantini, pur tra i numerosi martiri di Nicomedia commemorati, ignorano del tutto questi tre, sia in quella abituale sia in altre date.
Attraverso il Geronimiano la commemorazione di Macedonio, Patrizia e Modesta è passata nel Mar" tirologio di Beda e dopo di lui a Floro, Adone e Usuardo. Anche P. De Natalibus dedica nel suo Catalogo a questi martiri una breve notizia precisando che tutti sono morti per ignem conflagrati e Baronio, nel Martirologio Romano, inizia con la notizia ad essi dedicata le commemorazioni del 13 marzo.
Autore: Joseph-Marie Sauget
Fonte:
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