IV sec.
Martirologio Romano: A Seleucia in Persia, san Papa, che, originario della Licaonia, nell’odierna Turchia, per la sua fede in Cristo, dopo molti supplizi, concluse la sua vita con il martirio.
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Le sole informazioni in nostro possesso su questo personaggio, sono le notizie a lui dedicate, il 14 settembre o il 16 marzo, nei sinassari bizantini, i quali, a loro volta, dipendono da una passio epica oggi scomparsa.
Papas era originario di Licaonia (il Menologio di Basilio porta per errore Licia) ed alcune notizie precisano che proveniva dalla città di Larandon. Ardente apostolo della fede cristiana presso i pagani, al tempo dell’imperatore Massimiano (286-305), è denunciato e tradotto davanti al governatore Magno, il quale lo sottopone ad una dura serie di tormenti; in seguito è condannato a correre, dietro ai cavalli, con ai piedi calzature munite di lunghi chiodi appuntiti, prima da Larandon a Diocesarea in Isauria (alcuni mss. portano Neocesarea), poi da qui a Seleucia, capoluogo dell’Isauria. Sembra che sia morto in questa città dopo essere stato condotto sotto una pianta di fichi e battuto a morte. L’albero era sterile, ma dopo il supplizio del martire riprese vita.
Secondo il Sinassario di Sirmond, tuttavia, la sua tomba sarebbe in Licaonia.
La memoria di Papas è rimasta sconosciuta nei martirologi storici dell’Occidente, ma C. Baronio introdusse al 16 marzo nel Martirologio Romano.
Il Sinassario di Sirmond annuncia la memoria di uno «ieromartire» di nome Papas, senza fornire alcuna precisazione, ma l’appellativo che lo designa impedisce d’identificarlo con l’omonimo di Licaonia.
Autore: Joseph-Marie Sauget
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