Il Menologio bizantino edito per ordine dell'imperatore Basilio TI così afferma: "Dometius Christi martyr, tyrannidem exercente Juliano Apostata, fuit e Phrygia oriundus". Il Martirologio Romano, che ricorda Domezio al 23 marzo, lascia vagamente intendere che il suo martirio avvenne in Cesarea di Palestina. Egli stesso avrebbe provocato il proprio arresto, attaccando gli errori del paganesimo in una pubblica riunione in onore degli dei. Ebbe prigione, tortura, decapitazione. Altre fonti agiografiche bizantine aggiungono a Domezio dei compagni, che nel Martirologio Romano sono elencati nella seguente successione: Pelagia, Aquila, Eparchio, Teodosia; ma tale elenco, con l'aiuto della lezione dei sinassari, è da emendare così: Pelagia, Aquila " eparca " (non, dunque, nome di persona, Eparchio, ma di autorità e dignità, come governatore) e Teodosio (non Teodosia). E’ da tener presente che un Domezio è ricordato nel Martirologio Romano anche al 7 agosto, ma è diverso dal nostro: costui, infatti, è frigio di origine, mentre l'altro è persiano.
Autore: Pietro Bertocchi
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