Martirologio Romano: A Salonicco nella Macedonia, ora in Grecia, santa Matrona, martire, che, serva di una Giudea, mentre adorava Cristo di nascosto, fu scoperta dalla sua padrona e punita con vari supplizi; infine fu percossa a morte e, professando la sua fede in Cristo, rese incorrotto lo spirito a Dio.
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I sinassari bizantini commemorano Matrona il 27 o il 28 marzo dedicandole una notizia che è certamente il riassunto di una posato oggi scomparsa.
Originaria di Tessalonica, Matrona era ancella di una dama ebrea di nome Pausila, il cui marito età un alto ufficiale (stratopedarca), ed era solita accompagnare la padrona alla sinagoga, e recarsi quindi alla chiesa dei cristiani. Sorpresa a fare ciò, fu dapprima frustata poi rinchiusa in una segreta per quattro giorni, senza alcun cibo. Dopo nuovi tormenti fu rinchiusa un’altra volta e morì.
Per evitare un’accusa di assassinio Pautilla avrebbe portato il corpo di Matrona su una roccia fuori città per gettarlo di sotto e far così credere ad un incidente.
Non è fornita alcuna precisazione cronologica che permetta di datare l’avvenimento. I sinassari bizantini concludono la notizia dicendo che il vescovo di Tessalonica, Alessandro, avrebbe in seguito portato le spoglie di Matrona dentro le mura della città ed avrebbe fatto costruire una chiesa per deporvele.
Il Sinassario Alessandrino di Michele, vescovo di Atrib e Malig, commemora Matrona al 10 tùt (= 7 settembre) con una notizia dipendente da quella dei sinassari bizantini, ma in una diversa recensione assai più drammatica. Vi si aggiunge, ad esempio, a proposito dello stratagemma di Pautilla (di cui però non si fa il nome), che costei gettando il corpo di Matrona nel precipizio, scivolò, facendo una caduta mortale.
La traduzione geez del Sinassario Alessandrino ha conservato la stessa notizia al giorno corrispondente, il 10 maskaram.
In Occidente, Floro per primo introdusse Matrona nel suo Martirologio, redigendo una notizia in base alla passio latina, ma collocandola al 15 marzo. Adone riprodusse la stessa notizia al medesimo giorno e Usuardo, pur trasformando leggermente l’elogio dei suoi predecessori, lasciò Matrona al 15 marzo divenuto ormai il giorno della commemorazione nei calendari occidentali. Baronio, infine, riprese la notizia tale e quale da Floro e Adone per il Martirologio Romano.
Più vicino alla data dei sinassari bizantini; il Martirologio Geronimiano celebra Matrona al 25 marzo, con un elogio che però rimane soltanto frammentario.
Non si trova traccia dì questa memoria nel Martirologio Siriaco del secolo IV.
Autore: Joseph-Marie Sauget
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