Il Baronio pose Clino nel Martirologio Romano al 30 marzo basandosi su di una comunicazione del vescovo di Aquino, Flaminio Filonardi. Né i Bollandisti, né il Ferrari, nella compilazione del suo Catalogus Sanctorum Italiae, poterono avere questa comunicazione; tuttavia, il Ferrari riuscì a consultare alcune memorie della Chiesa di Aquino, da cui raccolse brevi notizie intorno al santo. Clino era di nazionalità greca; fu monaco e successivamente abate nel monastero basiliano di S. Pietro della Foresta, tra Pontecorvo e Rocca Guillermo (attualmente chiamata Esperia) nei primi decenni del sec. XI; infatti, il suo nome figura in un atto di donazione del 1030 da lui sottoscritto. Più tardi, nella seconda metà del sec. XI, il monastero passò sotto quello di Montecassino, per cui il Ferrari dice Clino monaco cassinese. A S. Pietro della Foresta Clino, illustre per santità e miracoli, morì prima del 1050; il suo corpo fu trasferito nella chiesa di S. Maria di Rocca Guillermo (Esperia), dove è festeggiato come patrono principale il 30 marzo.
Autore: Benedetto Cignitti
Fonte:
|
|
|
|