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San Nicezio di Lione Vescovo

2 aprile

† 573

Il suo nome è riportato nel più antico catalogo episcopale, contenuto in un evangelario della metà del IX secolo. Il catalogo è stato redatto attorno agli anni 799-814 all'epoca del vescovo Leidrado e si basa sui dittici originari della Chiesa lionese. Il nome di San Nicezio è riportato anche in un secondo catalogo episcopale, riportato da Hugues di Flavigny nella sua Chronica universalis. Si presume sia vissuto nel VI secolo, e abbia governato la città secondo alcune fonti tra il 553 e il 573, secondo altre fonti tra il 552 e il 573. Il suo episcopato si colloca dopo la morte di San Sacerdote, deceduto il giorno 11 settembre 552.
Di lui non sappiamo nulla. Nei racconti della tradizione viene ricordato come un uomo sollecito verso i poveri e benevolo con i semplici. Inoltre si ricorda che San Nicezio insegnò alla chiesa di Lione come seguire una norma nella recita della salmodia.

Martirologio Romano: A Lione in Francia, san Nicezio, vescovo, che fu sollecito verso i poveri e benevolo con i semplici e insegnò a questa Chiesa a seguire una norma nella recita della salmodia.


Nella città di Lione, in Francia, visse San Nicezio (Nicetius o Nizier), vescovo esemplare e modello di carità. La sua vita, avvolta nel mistero del VI secolo, ci lascia tracce indelebili del suo zelo pastorale e della sua dedizione ai più bisognosi.
Nato da una nobile famiglia senatoriale, Nicezio succedette allo zio, San Sacerdote, come vescovo di Lione, assumendo la guida della diocesi tra il 552 e il 553. Il suo episcopato si distinse per la sollecitudine verso i poveri e la benevolenza verso i semplici. Nicezio non era solo un pastore illuminato, ma anche un uomo di grande compassione, sempre pronto ad ascoltare e ad aiutare i sofferenti.
Egli profuse le sue energie nel promuovere la cura dei bisognosi, aprendo le porte della Chiesa a tutti gli emarginati e alleviando le loro sofferenze con gesti concreti di carità. La sua fama di uomo misericordioso si diffuse rapidamente, attirando a Lione numerosi fedeli che cercavano in lui conforto e sostegno.
Oltre alla sua dedizione ai poveri, Nicezio si distinse anche per il suo impegno nella riforma liturgica. Fu lui ad introdurre a Lione una norma per la recita della salmodia, unificando la pratica liturgica e donando alla Chiesa una maggiore coesione e armonia.
La sua influenza si estese ben oltre i confini della diocesi di Lione. Nicezio intrattenne rapporti epistolari con altri vescovi e personalità ecclesiastiche dell'epoca, contribuendo al dibattito teologico e alla crescita della Chiesa.
Il 2 aprile 573, Nicezio si spense serenamente. La sua memoria è celebrata ogni anno proprio il 2 aprile.


Autore:
Franco Dieghi

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Aggiunto/modificato il 2024-02-28

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