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San Vinebaldo Abate

6 aprile

Nogent-sur-Seine, VI secolo – Troyes, 6 aprile 620/623

Nato a Nogent-sur-Seine verso la metà del VI secolo in una famiglia agiata, San Vinebaldo, abate di Troyes, si distinse per la sua vita austera, la fama di taumaturgo e l'impegno nella difesa dei deboli. Dedicatosi alla vita eremitica presso l'oratorio di Saint-Pierre de Bossenay, la sua fama giunse al vescovo Gallomagno che lo chiamò a Troyes per guarire un suo lettore. Entrato nel monastero di San Lupo, ne divenne abate dopo la morte di Auderico, continuando a condurre una vita di rigore e carità. Si recò alla corte di Clotario II per ottenere la reintegrazione del vescovo di Sens, Lupo, esiliato a causa di calunnie, e la liberazione dei prigionieri, di cui si prese cura personalmente. Morto il 6 aprile di un anno tra il 620 e il 623, fu sepolto nell'abbazia di San Lupo. Le sue reliquie, nascoste per timore dei Normanni nell'891, furono riportate nella loro sede originaria a metà del XIII secolo e sottoposte a ricognizioni nel 1443, 1609 e 1718.

Martirologio Romano: A Troyes nel territorio della Neustria, in Francia, san Vinebaldo, abate del monastero di Saint-Loup, insigne per austerità di vita.


San Vinebaldo (Vinebaldus, Vinebabault) è un abate vissuto nel VI secolo.
Nato a Nogent-sur-Seine, verso la metà del VI secolo in una famiglia agiata. Dopo gli studi decise di farsi sacerdote per consacrarsi al Signore.
Diventato eremita, molto austero con se stesso, passava la notte in preghiera come afferma la vita attendibile giunta fino a noi: “in oratione et jejuniis et psalmorum cantibus atque excubiis”.
Si pensa che il luogo del suo eremitaggio fosse presso l’oratorio di Sain-Pierrre de Bossenay, nelle vicinanze di Nogent-sur-Seine.
Dotato della facoltà di compiere miracoli, la sua fama giunse a Gallomagno, vescovo di Troyes, che gli chiese di guarire uno dei suoi lettori. Una volta compiuto il prodigio, il miracolato rimase con San Vinebaldo e insieme entrarono nel monastero di San Lupo a Troyes.
Alla morte dell’abate Auderico, venne designato a succedergli.
Una volta eletto alla carica di abate continuò nella sua vita austera.
San Vinebaldo si recò alla corte di Clotario II per perorare la causa di Lupo, il vescovo di Sens esiliato a causa di alcune calunnie, affinché fosse restituito alla sua diocesi. Ottenne dal re che il vescovo ritornasse al suo posto. Vennero rilasciati anche tutti i prigionieri, dei quali si prese cura lo stesso San Vinebaldo.
Si dice che morì un 6 aprile che potrebbe cadere negli anni 620-623.
Fu sepolto nell’abbazia di San Lupo.
Nel 891, per timore dei Normanni, il suo corpo e quello di San Lupo furono nascosti e trasportati in un luogo sicuro.
Nella metà dei XIII secolo, quei resti poterono tornare nella loro sede originaria a San Lupo.
Successivamente vennero fatte varie ricognizioni delle sue reliquie: nel 1443, nel 1609 e nel 1718.
San Vinebaldo è il patrono delle parrocchie di Bernon, di Magnicourt e di Maison-les-Soulaines in diocesi di Tryes, e di altre chiese nella diocesi di Langres.
La sua festa è stata fissata nel giorno 6 aprile.


Autore:
Mauro Bonato

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Aggiunto/modificato il 2018-05-17

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