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Beata Ulrica Nisch Vergine
Festa:
8 maggio
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Oberdorf-Mittelbiberach, 18 settembre 1882 - Hegne, 8 maggio 1913
Francesca Nisch nacque ad Oberdorf-Mittelbiberach (diocesi di Rottenburg-Stuttgart) il 18 settembre 1882 in Germania, prima di undici figli di una famiglia estremamente povera. Terminata la scuola dovette aiutare nel sostenere la famiglia, andando a servizio in varie famiglie. Nel 1903 fu colpita da una grave forma di erisipela e ricoverata nell'ospedale di Rorschach dove conobbe le Suore di Carità della Santa Croce di Ingenbohl, scoprendo così la vocazione religiosa. Accolta nella loro Casa provinciale di Hegne presso Costanza, cambiò il nome di Francesca in Ulrica e il 24 aprile 1907 emise la professione religiosa. Fu mandata come addetta alla cucina nell'ospedale di Bühl nel Mittelbaden, poi come seconda cuoca nella Casa di San Vincenzo di Baden-Baden dove rimarrà per quattro anni fino all'agosto 1912. Lavori pesanti e una vita di rinuncia esaurirono le forze di suor Ulrica, colpita dalla tubercolosi nel maggio 1912 fu ricoverata nell'ospedale di Santa Elisabetta presso la Casa di Hegne, dove all'età di 31 anni, morì l'8 maggio 1913. È stata proclamata beata da Giovanni Paolo II nel 1987. (Avvenire)
Etimologia: Ulrica = ricca di beni, dal tedesco
Martirologio Romano: Nel territorio di Hegne nel Baden in Germania, beata Ulderica (Francesca) Nisch, vergine, delle Suore della Carità della Santa Croce, che nei servizi più umili, specialmente nelle mansioni di aiuto cuoca, si dimostrò instancabile ancella del Signore.
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Francesca Nisch nacque ad Oberdorf-Mittelbiberach il 18 settembre 1882 in Germania, il padre stalliere nel castello, la madre domestica all’osteria, fu la prima di undici figli, per l’estrema povertà della famiglia fu allevata dalla nonna e da una zia che le diedero una profonda formazione religiosa, unitamente a sentimenti di bontà e cordialità. Terminata la scuola dovette aiutare nel sostenere la famiglia, andando a servizio di domestica in varie famiglie. Nel 1903 a 21 anni fu colpita da una grave forma di erisipela e ricoverata nell’ospedale di Rorschach dove conobbe le Suore di Carità della S. Croce di Ingenbohl, la loro frequentazione la fece maturare nella sua vocazione religiosa, pertanto chiese di entrare nella loro Congregazione. Accolta nella Casa provinciale di Hegne presso Costanza, cambiò il nome di Francesca in Ulrica e il 24 aprile 1907 emise la professione religiosa. Fu mandata come addetta alla cucina nell’ospedale di Bühl nel Mittelbaden, poi come seconda cuoca nella Casa di S. Vincenzo di Baden-Baden dove rimarrà per quattro anni fino all’agosto 1912, in piena umiltà e dedicandosi anche ai servizi più nascosti e sgradevoli, l’impegno gravoso non le impedì mai di aiutare consorelle e parenti con buoni consigli; seguì completamente il programma delle Suore della S. Croce: “Tutta del Crocifisso, perciò tutta del prossimo, rappresentante dell’amore di Cristo”. Lavori pesanti e una vita di rinuncia esaurirono le forze di suor Ulrica, colpita dalla tubercolosi nel maggio 1912 fu ricoverata nell’ospedale di S. Elisabetta presso la Casa di Hegne, dove all’età di 31 anni, morì l’8 maggio 1913. La sua grande abnegazione verso gli altri la fece morire da sola, perché aveva in quegli ultimi momenti di lucidità rinunciato all’assistenza della suora, a favore di un’altra consorella. Si calcola che oltre 100.000 persone si recano annualmente a pregare sulla sua tomba. È stata beatificata da papa Giovanni Paolo II il 1° novembre 1987.
Autore: Antonio Borrelli
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