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San Gerardo di Macon Vescovo

Festa: 29 maggio

† Bourg-en-Bresse, Francia, 940 circa

Vescovo vissuto tra il secolo IX e X. Nella cronotassi della diocesi di Macon, figura al ventesimo posto, dopo Gontardo e prima di Leuboldo. Si ritiene che San Gerardo fosse originario del Belgio o delle Fiandre e fosse un monaco dell’abbazia di Ainay. Nominato vescovo di Mâcon in Borgogna, resse le sorti della diocesi per quarant’anni, forse dall’anno 886 al 926, anno in cui si sarebbe dimesso dalla carica. Sulla sua esistenza ci rimane la sua sottoscrizione e presenza al Consiglio di Chalon-sur-Saône che si è tenuto nell’anno 886 e le molte difficoltà, che dovette affrontare in qualità di vescovo, con i signori borgognoni per difendere gli interessi della sua diocesi. Esausto di fronte a tante seccature, decise di ritirarsi in solitudine a Brou a Bourg-en-Bresse dove fondò un monastero e una chiesa dove è stato sepolto dopo la sua morte. Si ritiene sia morto intorno all’anno 940. Dopo il 958, i suoi resti sono stati trasferiti nella chiesa di Saint-Pierre di Mâcon.

Martirologio Romano: A Mâcon in Burgundia, in Francia, san Gerardo, che, dapprima monaco e poi eletto vescovo, condusse infine vita eremitica nella foresta.


Le informazioni biografiche su San Gerardo (Gérard, Gérald, Girard o Gérard) di Mâcon, chiamato anche Gerardo di Brou, sono discordanti. Le fonti più antiche, come i cataloghi episcopali di Mâcon, lo collocano nel IX secolo, mentre altri studiosi ipotizzano un'epoca precedente. L'incertezza avvolge anche il luogo di nascita: alcuni lo indicano nel Belgio, altri nelle Fiandre. Meno dibattuta è la sua formazione monastica presso l'abbazia di Ainay, rinomato centro di cultura e pietà religiosa. L'esperienza in seno alla comunità monastica plasmò senza dubbio il suo spirito e lo preparò al futuro ruolo episcopale.
Intorno all'anno 886, Gerardo fu consacrato vescovo di Mâcon, diocesi situata nella turbolenta regione della Borgogna. Il suo episcopato, durato circa quarant'anni, coincise con un periodo storico complesso, segnato da lotte feudali e incursioni normanne. In questo contesto burrascoso, Gerardo si distinse come guida tenace e saggia, capace di difendere i diritti della Chiesa e del suo popolo. La sua partecipazione al Concilio di Chalon-sur-Saône nell'886 testimonia il suo impegno nel ristabilire l'ordine e la disciplina ecclesiastica, contrastando l'ingerenza dei laici nelle questioni religiose.
Nonostante la dedizione al suo ministero, Gerardo non era immune alle fatiche e alle disillusioni. Stanco delle continue lotte con i signori locali e desideroso di una vita più contemplativa, decise di ritirarsi a Brou, località nei pressi di Bourg-en-Bresse. Qui fondò un monastero e una chiesa, dedicandosi alla preghiera e alla meditazione. La scelta eremitica non significò un abbandono del suo impegno pastorale: Gerardo continuò a ricevere visitatori e a dispensare consigli spirituali. La sua fama di santità si diffuse rapidamente, attirando a Brou numerosi pellegrini.
San Gerardo si spense intorno all'anno 940. I suoi resti furono inizialmente sepolti nella chiesa da lui fondata a Brou. Successivamente, dopo il 958, vennero trasferiti nella chiesa di Saint-Pierre a Mâcon, dove ancora oggi sono venerati. La sua memoria viene celebrata il 29 maggio. San Gerardo è considerato patrono di Bourg-en-Bresse e di diverse altre località francesi.


Autore:
Franco Dieghi

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Aggiunto/modificato il 2024-05-06

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