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San Lanfranco Beccari Vescovo di Pavia

Festa: 23 giugno

† 23 giugno 1198 (?)

Nato a Gropello (Pavia) da nobile famiglia nei primi decenni del sec. XII (forse 1124), fu consacrato vescovo della sua città da Alessandro III (1159-1181). Amabile con i buoni, ma energico con i cattivi, pio, caritatevole e di vita esemplare, dovette lottare soprattutto contro le autorità civili locali che volevano appropriarsi di alcuni beni ecclesiastici. Per questo motivo fu costretto a lasciare Pavia e a recarsi a Roma, ove trovò conforto e sostegno nel papa.Ritornato a Pavia, stanco di lottare, si ritirò nel monastero vallombrosano di S. Sepolcro (nei pressi della città), ove morí il 23 giugno forse del 1198. Cosí appare dalla lettera di Innocenzo III dell'8 agosto 1198 a Bernardo, vescovo di Faenza, con la quale gli era concesso di passare dalla sede episcopale di Faenza a quella di Pavia, come successore di Lanfranco, di buona memoria.La prima biografia del santo, è stata scritta dal suo immediato successore, Bernardo. La festa ricorre il 23 giugno. E' raffigurato in abiti pontificali e in atto benedicente. Cosí appare nel dipinto di Cima da Conegliano (1459-1517), nel Fitzwilliam Museum di Cambridge.

Etimologia: Lanfranco = paese libero, libero nel paese, dal tedesco

Emblema: Bastone pastorale

Martirologio Romano: A Pavia, san Lanfranco, vescovo, che, uomo di pace, patì molto per favorire la riconciliazione e la concordia nella città.

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San Lanfranco Beccari nacque a Gropello, in provincia di Pavia, da una nobile famiglia nei primi decenni del XII secolo. La data precisa è incerta, stimata intorno al 1124. Fin da giovane, si distinse per la sua indole pia e caritatevole, mostrando un profondo senso di giustizia e una forte vocazione religiosa.
Nel 1159, Papa Alessandro III lo consacrò Vescovo di Pavia. Con zelo pastorale e incrollabile fermezza, si dedicò alla guida della sua diocesi, divenendo un punto di riferimento per i fedeli. La sua amabilità verso i bisognosi e la sua tenacia nel difendere i più deboli lo resero una figura amata e stimata dal popolo. Tuttavia, la sua intransigente difesa dei beni ecclesiastici contro le ingerenze delle autorità civili locali lo portò ad affrontare dure sfide.
Le accese controversie con le autorità cittadine lo costrinsero ad abbandonare temporaneamente Pavia e a recarsi a Roma. Lontano dalla sua sede episcopale, trovò conforto e sostegno nel Pontefice, che ne comprese la rettitudine e la dedizione al bene comune.
Stanco delle lotte e desideroso di dedicarsi alla preghiera e alla contemplazione, San Lanfranco si ritirò nel monastero vallombrosano di San Sepolcro, situato nei pressi di Pavia. È qui che trascorse i suoi ultimi giorni, continuando ad offrire la sua saggezza spirituale e il suo esempio di vita esemplare ai confratelli. Morì il 23 giugno, probabilmente nel 1198, lasciando un ricordo indelebile nella memoria dei suoi concittadini.
La fama di santità di Lanfranco Beccari si diffuse rapidamente, portando alla sua beatificazione e canonizzazione. La sua memoria viene celebrata ogni anno il 23 giugno. Il santo vescovo è generalmente raffigurato in abiti pontificali con la mano destra alzata in atto di benedizione. Un'opera d'arte particolarmente significativa che lo ritrae è il dipinto di Cima da Conegliano, conservato presso il Fitzwilliam Museum di Cambridge.


Autore:
Franco Dieghi

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Aggiunto/modificato il 2024-05-24

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