Santi Agoardo e Agilberto e compagni Martiri

Festa: 24 giugno

† 500 (?)

Il primo che li ricorda il 24 giugno è Usuardo nel suo Martirologio: «In territorio Parisiensi, vico Cristollo, passio sanctorum Agoardi et Gliberti cum aliis innumeris promiscui sexus». Queste brevi parole, ripetute nel Martirologio Romano, furono amplificate da un autore anonimo fra il sec. X e il XII fino a farne una Vita, priva di qualsiasi valore storico. I Bollandisti ci informano che il piccolo paese di Créteil «celebris habetur martyrio, veneratione et Reliquiis» dei due martiri, che erano festeggiati anche nella città di Parigi. Quanto al tempo, li dicono uccisi verso l'anno 500.

Martirologio Romano: Nel villaggio di Créteil nel territorio di Parigi, passione dei santi Agoardo e Agilberto e di molti altri, martiri.

La memoria liturgica dei Santi Agoardo e Agilberto, venerati come martiri insieme ad un gruppo imprecisato di compagni, ricorre il 24 giugno. Nonostante la loro ricorrenza sia antica e attestata in diversi calendari martirologici, le informazioni pervenuteci sulla loro vita e sul loro martirio sono scarse e frammentarie.
La principale fonte agiografica su Santi Agoardo e Agilberto è la "Vita" redatta da un anonimo tra il X e il XII secolo. Tuttavia, i Bollandisti, eruditi agiografi del XVII secolo, ne sottolineano la scarsa valenza storica.
Nonostante la mancanza di dettagli certi sulla loro vita, la venerazione di Santi Agoardo e Agilberto era diffusa, come testimonia il Martirologio di Usuardo del IX secolo, che ne menziona il martirio. La loro fama era particolarmente sentita nel villaggio di Créteil, in Francia, dove si trovavano le loro reliquie, e si estendeva anche alla città di Parigi. La data del loro martirio è indicata genericamente intorno all'anno 500.
La "Vita" narra che Santi Agoardo e Agilberto, descritti come uomini di nobile stirpe e ferventi cristiani, durante un viaggio da Roma alla Gallia, si fermarono nel villaggio di Créteil per predicare il Vangelo. La loro predicazione suscitò l'ira delle autorità pagane locali, che li sottoposero a un processo sommario e li condannarono a morte. Insieme a loro subirono il martirio anche numerosi altri cristiani, sia uomini che donne.

Autore: Franco Dieghi