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Sant' Eparchio di Angouleme Abate

Festa: 1 luglio

† Angoulême, 570

monaco eremita di Angoulême, rappresenta l'ideale ascetico votato alla preghiera e alla contemplazione. Nato a Trémolat nel Périgord, ricevette un'educazione raffinata, mostrando sin da giovane inclinazione verso la vita religiosa. Abbracciò la vocazione monastica ritirandosi in una cella presso Angoulême, dove condusse un'esistenza austera per trentanove anni. La sua fama di santità e rigore ascetico richiamò discepoli desiderosi di apprendere. Divenne esempio di fede incrollabile, insegnando che "la fede non teme la fame". Nel 558 si recò a Tours come consigliere del vescovo Gregorio. La sua morte avvenne ad Angoulême intorno al 570 d.C.

Martirologio Romano: Ad Angoulême in Aquitania, sempre in Francia, sant’Eparchio, sacerdote, che passò trentanove anni recluso, intento solo alla preghiera e insegnando ai suoi discepoli che 'la fede non teme la fame'.


Le fonti storiche indicano che Eparchio nacque nel Périgord, in Aquitania (Francia), intorno all'anno 504. Fin da giovane, mostrò un'inclinazione verso la fede e la spiritualità, ricevendo un'educazione religiosa e letteraria di alto livello. All'età di quindici anni, ricoprì la carica di cancelliere presso il nonno, dimostrando abilità intellettive e doti amministrative non comuni.
Nonostante il promettente futuro che si prospettava davanti a lui, Eparchio avvertì un profondo richiamo verso una vita consacrata alla preghiera e alla contemplazione. Abbandonò così la sua posizione e si ritirò in solitudine, dedicandosi interamente alla ricerca di Dio. La sua scelta fu radicale e controcorrente, in un'epoca in cui la società era fortemente ancorata ai valori mondani e al potere.
Eparchio trascorse ben trentanove anni in completa reclusione, dimorando in una piccola cella immersa nella natura. La sua vita era scandita da preghiera, meditazione e studio delle Sacre Scritture. La sua fama di santità si diffuse rapidamente attirando discepoli che desideravano apprendere da lui i segreti della vita spirituale. Eparchio divenne così una guida e un maestro per molti, trasmettendo loro i valori della fede e la forza della preghiera.
Le testimonianze tramandate ci raccontano di un uomo saggio e compassionevole, dotato di una profonda conoscenza delle Scritture e di una grande capacità di discernimento. I suoi insegnamenti si concentravano sulla centralità della fede, sulla necessità di una vita austera e sulla forza redentrice della preghiera. Si narra che Eparchio compì anche alcuni miracoli, guarendo infermi e aiutando i bisognosi.
Eparchio si spense serenamente nella sua cella eremitica, circondato dai suoi discepoli. La data precisa della sua morte è incerta, ma si presume sia avvenuta intorno all'anno 570. Il suo corpo fu sepolto in un luogo sconosciuto, ma la sua fama di santità continuò a crescere nei secoli successivi. Nel IX secolo, le sue reliquie furono traslate nella cattedrale di Angoulême, dove divennero oggetto di venerazione da parte dei fedeli.
Sant'Eparchio è venerato come santo dalla Chiesa cattolica e la sua memoria liturgica ricorre ogni anno il 1° luglio.


Autore:
Franco Dieghi

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Aggiunto/modificato il 2024-06-01

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