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Beati Giacomo Falgarona Vilanova e Atanasio Vidaurreta Labra Martiri clarettiani

18 agosto

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† Barbastro, Spagna, 18 agosto 1936

Jaime FALGARONA VILANOVA. Nato a Argelaguer (Girona) i1 6 agosto 1912. Ucciso a Barbastro il 18 agosto 1936. Studente, 24 anni. Era devoto e dispo­nibile, buono e pacifico. Fedele alla vita spirituale, si impegnava nella pratica delle virtù religiose e nella preparazione all'apostolato.

Atanasio VIDAURRETA LABRA. Nato a Adiós (Navarra) il 2 maggio 1911. Ucciso a Barbastro il 18 agosto 1936. Studente, 25 anni. Gentile, cordiale, paziente e profondamente caritatevole, si sforzò di praticare le virtù religiose. Era ansioso di perfezionarsi nell'apostolato.

Martirologio Romano: A Barbastro vicino a Huesca nell’Aragona in Spagna, beati Giacomo Falgarona Vilanova e Atanasio Vidaurreta Labra, religiosi della Congregazione dei Missionari Figli del Cuore Immacolato di Maria e martiri nella medesima persecuzione.


Giacomo (Jaime) FALGARONA VILANOVA
Nacque il 6 giugno 1912 ad Aregelanguer, un piccolo paese nella provincia di Girona.
Sentita la propria vocazione religiosa, entrò tra nella Congregazione dei Missionari Figli del Cuore Immacolato di Maria, comunemente chiamati Clarettiani.
Fece gli studi umanistici in seminario e dopo il noviziato, pronunciò i suoi voti il 15 agosto 1930 a Vic e continuò i suoi studi in filosofia e teologia a Cervera e Solsona.
Il giorno 1 luglio 1936 con altri seminaristi raggiunse la comunità di Barbastro, per frequentare l’ultimo anno di teologia e d essere ordinato sacerdote.
Grazie alle sue attitudini musicali diresse la corale del seminario.
Il 20 luglio, quando i miliziani dopo aver perquisito il seminario e imprigionarono l'intera comunità di Barbastro, Giacomo che era ammalato fu portato all'ospedale del paese, insieme al compagno di studi Atanasio Vidaurreta Labra e al fratello coadiutore molto anziano Joaquín Muñoz.
Quando il 15 agosto fu dimesso dall’ospedale, venne portato nel carcere municipale dove rimase due giorni.
Insieme ad altri compagni Giacomo è stato fucilato nelle prime ore del giorno 18 agosto al terzo chilometro della strada che da Barbastro porta a Berbegal e dopo l’esecuzione i loro corpi sono stati gettati in una fossa comune.
Dopo la guerra i resti dei martiri furono riesumati e grazie a delle medagliette metalliche cucite sulle loro tonache, si sono potuti identificare.
Attualmente si possono venerare nella cripta della chiesa e casa museo di Barbastro.
Giacomo Falgarona Vilanova è ricordato come un religioso della Congregazione dei Missionari Figli del Cuore Immacolato di Maria “devoto e disponibile, buono e pacifico. Fedele alla vita spirituale, si impegnava nella pratica delle virtù religiose e nella preparazione all'apostolato”.

Atanasio VIDAURRETA LABRA
Nacque il 2 maggio 1911 ad Adiós, un piccolissimo paese della comunità autonoma della Navarra.
Sentita la propria vocazione religiosa, entrò tra nella Congregazione dei Missionari Figli del Cuore Immacolato di Maria, comunemente chiamati Clarettiani.
In seminario dovette ripetere il primo anno, ma anche se bocciato non gli venne meno l'entusiasmo per la vita religiosa.
Terminato il ginnasio, completò gli studi umanistici in seminario e dopo il noviziato, pronunciò i suoi voti il 15 agosto 1930 a Vic.
Colpito da una grave malattia che lo obbligò ad interrompere gli studi. In una lettera chiedeva ai suoi genitori “pregate perché io possa diventare sacerdote”.
Nel mese di luglio del 1936 si trovava nel seminario di Barbastro quando alla perquisizione dalle milizie, Atanasio perse i sensi e venne portato in ospedale insieme al Gioacomo Falgarona Vilanova che era in infermeria ammalato e al fratello coadiutore molto anziano Joaquín Muñoz.
Quando il 15 agosto fu dimesso dall’ospedale, venne portato nel carcere municipale dove rimase due giorni.
Insieme ad altri compagni Atanasio è stato fucilato nelle prime ore del giorno 18 agosto al terzo chilometro della strada che da Barbastro porta a Berbegal e dopo l’esecuzione i loro corpi sono stati gettati in una fossa comune.
Dopo la guerra i resti dei martiri furono riesumati e grazie a delle medagliette metalliche cucite sulle loro tonache, si sono potuti identificare.
Attualmente si possono venerare nella cripta della chiesa e casa museo di Barbastro.
Atanasio Vidaurreta Labra  è ricordato come un religioso della Congregazione dei Missionari Figli del Cuore Immacolato di Maria “Gentile, cordiale, paziente e profondamente caritatevole, si sforzò di praticare le virtù religiose. Era ansioso di perfezionarsi nell'apostolato”.
 


Autore:
Mauro Bonato

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Aggiunto/modificato il 2022-07-25

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