Giona da Bobbio gli dedica un capitolo (il XXIII del II libro) nella sua Vita San Columbani. Bertolfo, nato da genitori pagani, si convertì ben presto al cristianesimo considerando gli esempi di virtù di sant'Arnolfo, vescovo di Metz, suo consanguineo. Desideroso di perfezione, entrò nel monastero di Luxeuil, allora all'apogeo del suo splendore, e si pose sotto la direzione dell'abate sant'Eustasio. Qui lo vide sant'Attala che ottenne di condurlo con sé a Bobbio e alla morte del quale i monaci, con voto unanime, lo elessero alla successione. Il vescovo Probo protestò (in quel tempo Bobbio dipendeva ecclesiasticamente da Tortona) presso Ariovaldo, re dei Longobardi, per non essere stato consultato nella elezione dell'abate. Il re ariano, però, giudicò bene non ingerirsi in cause ecclesiastiche, tanto più che quasi tutti i monaci erano di origine franca e consigliò Bertolfo di ricorrere a Roma, dove il santo abate si recò accompagnato dallo storico Giona. Papa Onorio volle conoscere a fondo i termini della contesa e il genere di vita dei monaci; esortò l'abate a continuare la lotta contro gli ariani e concesse l'immunità dalla giurisdizione vescovile all'abbazia. Il testo del celebre documento pontificio, datato 11 giugno 628, che doveva poi diventare regola generale, è edito in PL (LXXX, coll. 483-84).
Nel viaggio di ritorno, presso Bismantova, Bertolfo fu assalito da una febbre così forte che credette prossima la morte. Ma durante la notte uno sconosciuto lo guarì prodigiosamente ordinandogli di raggiungere i suoi monaci a Bobbio. Gli chiese allora il santo chi fosse e quegli rispose: «Sono Pietro: oggi (era infatti il 29 giugno) l'universo intero mi festeggia». Bertolfo, tornato a Bobbio, governò tredici anni circa e morì nel 639.
Il suo biografo e compagno mette in rilievo l'umiltà e la religiosità di Bertolfo; trascrive anche i nomi di due ossessi liberati dal santo e ricorda la guarigione di un lebbroso. Nel muro a nord della cripta, dietro la bella lapide quattrocentesca, si venera il corpo del santo, la cui festa si celebra a Bobbio il 19 agosto.
Autore: Costantino Poggi
Fonte:
|
|
|
|