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San Marcello Martire
Festa:
7 ottobre (8 ottobre)
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Secondo una leggendaria passio,
Marcello e il suo servo Apuleio sarebbero stati martiri sotto Tiberio a Capua; la
tradizione agiografica lega questa città a Marcello ma non conosce Apuleio, onde è
difficile ricostruire le figure dei due martiri, spesso confusi con
altri omonimi. Marcello è commemorato nel Martirologio geronimiano il 7 ottobre (alla stessa data i due nomi sono commemorati nel Sacramentarium gelasianum).
Il Martirologio Romano, sino all'ultima edizione edita prima del
Concilio Vaticano II ricordava insieme i due santi il 7
ottobre, con queste parole: "A Roma i santi Martiri Marcello e Apuleio.
Furono dapprima discepoli di Simone Mago ma, vedendo le meraviglie che
il Signore operava per mezzo dell'apostolo Pietro, entrambi, abbandonato
Simone, si misero a seguire la dottrina apostolica e, dopo la passione
degli apostoli, sotto l'ex console Aureliano ricevettero la corona del
martirio e furono sepolti non molto lontano da Roma". Nell'edizione del
Martirologio Romano pubblicata da San Giovanni Paolo II all'alba del
terzo millenio il nome di Apuleio è stato espunto, mentre Marcelo vi risulta quale martire a Capua in Campania. Il calendario
liturgico della forma extraordinaria del rito romano (Messale 1962)
commemora insieme all'8 ottobre i Santi Sergio, Bacco, Marcello ed
Apuleio.
Martirologio Romano: A Capua in Campania, san Marcello, martire.
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Santi MARCELLO ed APULEIO, martiri
Il Martirologio Romano li commemora il 7 ottobre attribuendoli a Roma e riferendo che dopo essere stati discepoli di Simone Mago, furono convertiti alla fede dall'apostolo Pietro ed ottennero la palma del martirio sotto il consolare Aureliano. Queste notizie, che provengono da Adone, sono, però, completamente false sia topograficamente, che storicamente come si può constatare da un rapido esame delle fonti. Il Martirologio Geronimiano infatti conosce il solo Marcello come martire di Capua e lo ricorda ai giorni 6 e 7 ottobre (questa ultima data è il vero dies natalis); egli solo ancora è notato nel Calendario mozarabico e in quello marmoreo di Napoli e la sua immagine era riprodotta nei famosi mosaici della basilica locale di S. Prisco del sec. VI. In un calendario del sec. VII, nel Sacramentario Gelasiano del sec. VIII e poi nel Martiroloigo di Floro, invece, Marcello si trova citato anche con Apuleio; quest'ultimo però non è mai esistito e la sua menzione deve attribuirsi probabilmente ad una arbitraria interpretazione della parola Apulia - Apolia, indicata nei latercoli del Geronimiano, alla stessa data, ma per altri martiri. A sua volta Adone completando il latercolo di Floro vi aggiunse alcune notizie tratte dalla passio Nerei et Achillei, mentre un altro falsario componeva una nuova leggenda, conservata in un ms. di Farfa del sec. IX-X, in cui si narra che Marcello, fervente cristiano romano, esiliato dall'imperatore Tiberio a Capua ed arrestato durante la festa dell'imperatore per non aver voluto partecipare ai sacrifici, fu condannato a morte; il suo servo Apuleio poco dopo lo seguì nel martirio. Secondo altre redazioni più recenti, in cui sono confuse in un solo racconto le notizie riguardanti i martiri Marcello di Roma e Marcello di Tangeri, Marcello era invece un centurione romano fervente e generoso che adoperava le sue ricchezze per liberare i prigionieri di guerra; arrestato a Capua fu ucciso dal prefetto delle milizie Agricolano, poco prima del suo servo Apuleio. In conclusione il solo Marcello deve ritenersi come autentico martire di Capua, ma di lui niente si conosce di preciso.
Autore: Agostino Amore
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Fonte:
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