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Sant' Engelberto di Colonia Vescovo

7 novembre

1185 - Gevelsberg, Westfalia, 7 novembre 1225

Martirologio Romano: A Colonia in Lotaringia, in Germania, sant’Engelberto, vescovo, che, sorpreso per strada da alcuni sicari e crudelmente percosso, morì per aver difeso la giustizia e la libertà della Chiesa.


Nato intorno al 1185 dal conte Engelberto di Berg e da Margherita di Gueldra, Engelberto fu avviato giovanissimo alla carriera ecclesiastica. Era infatti ancora un ragazzo quando venne nominato prevosto di san Giorgio e di san Severino di Colonia (1199) e canonico di santa Maria in Aquisgrana, ottenendo successivamente la prevostura della stessa cattedrale coloniese (1203). A causa delle violenze commesse durante la lotta per l’impero tra il partito ghibellino, rappresentato da Filippo di Svevia, ed il partito guelfo, capeggiato da Ottone di Brunswick, Engelberto fu deposto dalla sua carica e scomunicato nel 1206 da Innocenzo III, unitamente al cugino Adolfo I arcivescovo di Colonia, al cui fianco si era Schierato contro Ottone, favorito dal papa. Compiuto tuttavia atto di sottomissione nel 1208, rientrò in possesso di tutte le sue antiche prebende, ma per penitenza prese parte nel 1212, insieme con il fratello ed alcuni altri nobili tedeschi, alla crociata die già da qualche anno si stava combattendo contro gli Albigesi. Aderì quindi al partito di Federico II ed il 29 febbraio 1216 fu eletto dal capitolo cattedrale arcivescovo di Colonia, ma solo il 24 settembre 1217 ricevette la consacrazione episcopale, dovendo attendere ancora un altro anno prima di ottenere il pallio.
Per l’azione svolta in favore della sua diocesi, ch'egli trovò profondamente sconvolta a causa delle lunghe lotte politiche, e dove non tardò a ristabilire l’ordine e la sicurezza pubblica, provvedendo inoltre a riformare i costumi e la disciplina ecclesiastica, Engelberto si rivelò uno dei migliori arcivescovi che abbiano governato la sede di Colonia. Oltre che ottimo presule, seppe egli dimostrarsi anche un valente principe, riuscendo a mantenere tranquillo il suo vasto territorio, favorendo il bene pubblico, difendendo i diritti della Chiesa contro le pretese dei nobili, proteggendo il popolo e sovvenendo i poveri, nonché adoperandosi a fare di Colonia un forte stato mercè opere di difesa ed alleanze interne ed esterne. Assunta nel 1218 la contea paterna di Berg, in seguito alla morte del fratello Adolfo sotto Damietta, e dopo aver costretto il pretendente Enrico di Limburg a rinunziare alla successione, Engelberto divenne uno dei più potenti principi tedeschi, tanto da essere scelto nel 1220 da Federico II come reggente della Germania e tutore del figlio primogenito Enrico, da lui stesso poi incoronato re di Germania in Aquisgrana nel 1222.
La sua azione politica e la sua strenua difesa dei diritti della Chiesa non mancarono di creargli dei nemici, specie tra i nobili, i più accaniti dei quali si mostrarono i tonti di Limburg e di Clèves. Nel 1225, su pressione di Onorio III e di Federico II, dovette intervenire energicamente nella questione della protettoria ereditaria del nobile monastero di Essen, la cui badessa aveva accusato il protettore Federico di Isenburg, figlio di un lontano cugino dello stesso arcivescovo, di atti repressivi e di violenza nei confronti del monastero. Assalito mentre era in cammino per Schwelm, dove si recava a consacrare una chiesa, fu ucciso per vendetta da Federico di Isenburg nelle vicinanze di Gevelsberg (Westfalia), la sera del 7 novembre 1225.
Il cardinale legato Corrado di Porto, che ne celebrò solennemente le esequie nella cattedrale di Colonia, non esitò a definire Engelberto «un martire ed un secondo Thomas Becket», il santo arcivescovo di Canterbury assassinato nel 1170 mentre stava celebrando gli uffici divini. Come martire Engelberto venne sempre considerato dall’opinione popolare, anche se non fu subito venerato come santo, dovendo trascorrere ancora molto tempo prima della sua canonizzazione. Nel 1583 il nome di Engelberto fu inserito nel Martirologio Romano, ed egli cominciò ad essere onorato con Ufficio proprio nel 1657, allorché l’arcivescovo di Colonia, Ferdinando di Baviera fissò la celebrazione della sua festa al 7 novembre, com’è ancor oggi.
 


Autore:
Niccolò Del Re


Fonte:
Bibliotheca Sanctorum

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Aggiunto/modificato il 2018-01-23

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