Home . Per Nome . Per Data . Patronati . Diz.Nomi . Ricerca . Ultimi . Più visitati



Newsletter
Per ricevere i Santi di oggi
inserisci la tua mail:


E-Mail: [email protected]


> Home > Sezione (Sezione Papi) > Marino I Condividi su Facebook

Marino I Papa

Festa: .

Gallese, Viterbo, IX secolo - Roma, 15 maggio 884

(Papa dal 16/12/882 al 15/05/884)

Suddiacono sotto Leone IV, fu adoperato da Niccolò I per i rapporti con la chiesa di Costantinopoli: nell'869 partecipò al concilio che condannò Fozio. Nominato poi vescovo di Cere e arcidiacono, successe a Giovanni VIII il 16 dicembre 882, con un'elezione da molti ritenuta invalida, essendo egli già vescovo. Il suo pontificato significò un mutamento di rotta: fu restituito il seggio episcopale al vescovo di Porto, Formoso (poi papa), e i rapporti con l'Oriente si fecero tesi.



Nato presumibilmente nel secondo quarto del sec. IX a Gallese, nel Viterbese, da un presbitero di nome Palumbo, entrò ben presto a far parte del clero romano. Già chierico all’età di dodici anni, fu nominato suddiacono da Leone IV. In alcuni cataloghi di papi il suo nome fu mutato in quello dell’ultimo papa martire Martino I, e vi risulta, dunque, il secondo con questo nome.
Nell’860 Marino assistette all’arrivo a Roma dei legati del basileus Michele III, giunti per tentare di risolvere la contesa sulle immagini e la questione foziana.
Nel novembre 858 il patriarca di Costantinopoli, Ignazio, era stato deposto e relegato nell’isola di Terebinto per volontà dell’imperatore bizantino e del coreggente Bardas. Era stato poi designato successore al patriarcato, benché laico, il protospatario Fozio.
Nell’862 Niccolò I promosse Marino diacono e, nel novembre 866, lo inviò a Costantinopoli, insieme col vescovo di Ostia Donato e col presbitero Leone, per regolare la questione bulgara: Michele III e Fozio reclamavano con insistenza la tutela religiosa dei Bulgari, ma contrapponendosi al disegno del re Boris di impiantare là una Chiesa autonoma con un vertice al più alto livello, addirittura un patriarca, come a Costantinopoli. L’ambasciata fallì e Marino fu fermato, con i suoi compagni, alla frontiera bizantina.
Nell’869 fu nuovamente inviato a Costantinopoli, questa volta da Adriano II, insieme con Donato vescovo di Ostia e Stefano vescovo di Nemi, per presiedere ai lavori dell’VIII concilio ecumenico, durante il quale Fozio fu deposto come illegittimo e fu ristabilita l’unione delle due Chiese (869-870).
Al suo ritorno fu promosso dal pontefice vescovo di Cere (Cerveteri). La sua familiarità con la situazione bulgara gli procurò una certa fama presso il re Boris, che lo candidò alla carica di arcivescovo di Bulgaria. Adriano II si oppose al suo trasferimento invocando proprio quella norma ecclesiastica – secondo la quale un vescovo non poteva trasferirsi (o essere trasferito) da una sede all’altra senza il consenso di una istituzione ecclesiastica che ne avesse riconosciuto l’utilità per la Chiesa – cui poco tempo prima si era appellato Niccolò I per evitare che quella medesima sede fosse attribuita a Formoso vescovo di Porto. La norma sarà del resto infranta poco dopo, proprio in occasione dell’elezione di Marino a papa.
Alcuni storici hanno attribuito a Marino una terza missione in Oriente all’indomani del concilio foziano. Fozio aveva di nuovo ottenuto la carica patriarcale il 23 ottobre 877 – Ignazio, il suo antagonista, era morto – e Giovanni VIII, dopo lunghe esitazioni, «aveva ingoiato la pillola amara della riabilitazione di Fozio» (Arnaldi, 1999, p. 143) nell’aprile 878 in cambio – sembra – di aiuto da parte dell’imperatore bizantino per l’Italia meridionale, depredata dai Saraceni. Secondo questa ipotesi il papa avrebbe inviato, nell’autunno 880, Marino a Costantinopoli per condurre un’inchiesta sui lavori dell’VIII concilio ecumenico, i cui atti a Roma erano noti solo attraverso la traduzione fatta da Anastasio Bibliotecario per incarico di Adriano II. A Marino sarebbe stato impedito di compiere la sua missione: secondo Duchesne fu tenuto prigioniero dal patriarca bizantino per trenta giorni e Giovanni VIII, nel febbraio 881, nel corso di una celebrazione solenne, lanciò un nuovo anatema contro Fozio. Si sarebbe così aperto un «secondo scisma di Fozio».
Già Lapôtre nel 1895 e in seguito Dvornik e Grumel hanno dimostrato l’inconsistenza di questa ipotesi, che vorrebbe Marino ancora una volta a Costantinopoli intorno all’880 e il verificarsi di un secondo scisma foziano; i pochi documenti a sostegno di tale teoria si sono rivelati fortemente «di parte» – essendo stati prodotti negli ambienti del partito dei fautori del deposto patriarca Ignazio – e avevano l’obiettivo di mostrare come tutti i papi, da Leone IV a Formoso, avessero ribadito la condanna di Fozio.
Nell’882 Marino fu inviato a Napoli da Giovanni VIII, in qualità di vescovo e di arcarius (tesoriere) della S. Sede, con lo scopo di porre fine all’alleanza che l’arcivescovo della città Atanasio aveva stretto con i Saraceni, pena la scomunica. Poco dopo, nel dicembre, Giovanni VIII fu assassinato.
Nonostante la sua posizione irregolare (in Curia era arcidiacono e tesoriere, ma era anche vescovo di Cere), Marino fu eletto papa e consacrato all’unanimità.
Proprio Giovanni VIII, durante il concilio di Troyes (settembre 878), aveva ribadito il XV canone del concilio di Nicea, che proibiva ai vescovi il passaggio di sede. Negli Annales Fuldenses (p. 99) si dice apertamente che «Marinus, antea episcopus, contra statuta canonum subrogatus est» e poche righe dopo si narra dell’uccisione di un certo Gregorio superista e molto ricco, avvenuta in pieno giorno nel vestibolo di S. Pietro (indizio, forse, di una certa difficoltà nella scelta del nuovo pontefice). Nella Continuatio Ratisbonensis degli Annales Fuldenses (pp. 109 s.) si narra invece di Marino arcidiacono: «In cuius [Johannis] vice omni populo Romano unanimiter confortante Marinus, qui in id tempus Romano in urbe archidiaconus habebatur, ordinari compactus est». Non è presente nel Liber pontificalis la biografia di Marino I, come del resto non compaiono quelle di Giovanni VIII e di Adriano III.
Malgrado le circostanze «irregolari» dell’elezione, sembra che la legittimità di Marino I non sia mai stata contestata in Occidente, mentre senza dubbio lo fu in Oriente. È noto che durante i lavori dell’VIII concilio ecumenico vi fu un’interruzione di ben tre mesi tra l’ottava e la nona sessione per le accese discussioni tra il legato romano e il basileus: Marino non aveva esitato in quella occasione a umiliare Fozio e a resistere alle ingiunzioni dell’imperatore bizantino, ed essi non si lasciarono certo sfuggire l’occasione di dichiarare nulla l’elezione di un personaggio così scomodo.
Non si ha alcuna prova certa che Marino I, dopo la sua consacrazione, avesse inviato a Costantinopoli la sinodica della presa di possesso, ma da una lettera di Stefano V (di pochi anni successiva) diretta a Basilio I, nella quale egli difende strenuamente Marino I dalle accuse mosse nei suoi confronti dal basileus, si arguisce che l’imperatore e il patriarca si erano sempre rifiutati di riconoscere la legittimità di Marino I (in Patr. Lat., CXXIX, coll. 785-789). Era, comunque, la prima volta che un vescovo passava dalla propria diocesi alla Sede apostolica. Non si sa neanche se l’elezione sia stata approvata da qualche missus imperiale (come stabilito nell’824 da Lotario I nella Constitutio Romana).
Rimangono di Marino I solo tre epistole: una con la quale autorizzò il monastero di Solignac (nella diocesi di Limoges) a fortificarsi «propter persecutionem infidelium Christianitatem devastantium»; una seconda con la quale furono confermati i privilegi dell’abbazia di Savignone (nella diocesi di Genova) e una terza in cui comunicava ai monaci del monastero di St-Gilles (diocesi di Nîmes) l’arrivo di un visitatore apostolico, il presbitero Amelio.
Il pontificato di Marino I sembra aver rappresentato per alcuni aspetti una rottura con la politica di Giovanni VIII, in particolare sulla questione formosiana. Marino I, infatti, subito dopo essere stato consacrato autorizzò il rientro a Roma di quanti, nell’876, erano stati giudicati colpevoli di aver congiurato ai danni di Giovanni VIII e condannati all’esilio; sciolse inoltre Formoso dal giuramento prestato nel concilio di Troyes, durante il quale il vescovo era stato riammesso alla comunione laica a condizione che non mettesse più piede a Roma neanche come pellegrino, e che non tentasse di riappropriarsi della propria sede vescovile. In quella occasione era stato fatto firmare a Formoso un vero e proprio impegno scritto. Marino I, contrariamente al suo predecessore, non solo lo accolse a Roma, ma gli restituì il vescovato di Porto.
Durante il suo breve pontificato, le principali preoccupazioni di Marino I furono costituite, oltre che dalla dilagante presenza saracena nel Sud dell’Italia – il monastero di Montecassino nell’883 fu dato alle fiamme e i Saraceni fecero strage di monaci e decapitarono ai piedi dell’altare, mentre celebrava messa, l’abate Bertario – anche dalle mire di Guido (III) duca di Spoleto sulle terre del Patrimonio e sulla stessa Roma. Nella primavera del 883 Marino I incontrò nel monastero di Nonantola l’imperatore Carlo il Grosso con l’intento di sollecitarlo a intervenire concretamente in aiuto delle terre di S. Pietro. Guido di Spoleto fu accusato di tradimento (il pontefice sosteneva che si fosse alleato con i Bizantini) e fu messo al bando dall’Impero. Lo spoletino si ribellò e Carlo il Grosso ordinò la confisca delle sue terre e comandò a Berengario, marchese del Friuli, di spogliare Guido del suo Regno («vero consanguineus imperatoris mittitur ad expoliandum regnum Witonis», Annales Fuldenses, p. 110). Ma grazie all’alleanza con il marchese di Toscana e a un’epidemia di peste scoppiata nell’esercito di Berengario, Guido riuscì a fermare l’offensiva imperiale.
Marino I morì a Roma il 15 maggio 884 dopo un anno e cinque mesi di pontificato; fu sepolto nel portico di S. Pietro.


Autore:
Ilaria Bonaccorsi


Fonte:
www.treccani.it

______________________________
Aggiunto/modificato il 2025-05-21

___________________________________________
Translate this page (italian > english) with Google

Album Immagini


Home . Per Nome . Per Data . Patronati . Diz.Nomi . Ricerca . Ultimi . Più visitati