m. 1116/9
Primo successore di san Bruno alla Certosa di Serra S. Bruno (VV).
Martirologio Romano: In Calabria, beato Lanuíno, che fu compagno di san Bruno e suo successore, insigne interprete dello spirito del fondatore nell’istituire i monasteri dell’Ordine Certosino.
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Fu il compagno di s. Bruno, originario come lui della Francia, vennero in Italia e nel 1089, furono chiamati a Roma da papa Urbano II, per dare consiglio e sostegno, nel difficile momento che attraversava la Chiesa. Insieme si ritirarono, dopo due anni, nell’eremo di S. Maria della Torre, in diocesi di Squillace in Calabria, dando inizio alla vita eremitica e contemplativa nella Regione che prese poi corpo nella Regola Certosina, fondata a Chartreuse in Francia da s. Bruno. Dal 1091 tutti i documenti e bolle sia Normanni, sia papali, sono sempre indirizzati a Bruno e Lanuino. S. Bruno morì il 6 ottobre del 1101 nella Certosa chiamata poi di Serra S. Bruno, ed era naturale che a succedergli nella guida della certosa fosse Lanuino, ma questo lasciò dubbiosi alcuni monaci. Il papa inviò un suo delegato a presiedere il Capitolo composto dai 32 monaci che costituivano la Certosa di Calabria e Lanuino fu eletto maestro; il papa Pasquale II con bolla del 26 novembre 1101, si congratulò con lui invitandolo a Roma per la Quaresima. Sotto la sua guida durata 15 anni, la Certosa di Calabria conobbe una grande importanza, tale da poter gareggiare con i più famosi monasteri benedettini della regione. Favorito dai Normanni, che fornirono uomini e mezzi, edificò la grandiosa costruzione della certosa, traducendo in pratica le consuetudini monastiche brunoniane; organizzò la vita religiosa; dinamicamente sistemò i monasteri posti alla sua dipendenza. Papa Pasquale II lo tenne in grande considerazione, sono decine gli incarichi, missioni, interventi, che gli diede da svolgere in tutta la Calabria; inoltre nominandolo visitatore apostolico di tutti i monasteri della Regione. Lanuino fu certamente il genuino interprete e l’erede più autorevole dello spirito certosino, come fu voluto dal fondatore s. Bruno. Non è ben certa la data della sua morte, posta fra il 1119 e il 1121, ma il Martirologio della Certosa di S. Stefano del Bosco, pone sotto il giorno 11 aprile la data della sua morte, avvenuta nell’anno 1116, ed essendo del XII secolo, è anche la più antica testimonianza del culto tributatogli come beato.
Autore: Antonio Borrelli
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