Il Beato Pietro da Treia sembra che sia nato nel 1214 e che discenda dalla nobile famiglia Marchionni. Sin dall'infanzia dimostrò un particolare amore per l'Arcangelo Gabriele. Dopo aver trascorso i primi anni della sua giovinezza tra le ricchezze e gli agi derivanti dalla sua condizione sociale, decise di cambiare vita e di seguire una più austera vita evangelica. Entrò giovanissimo nell'Ordine dei Frati Minori; desideroso di imitare le virtù di San Francesco, ne seguì anche materialmente le orme, dimorando a lungo a La Verna. Il Beato Pietro da Treia passava molto del suo tempo in contemplazione, ma fu anche un religioso attivo, soprattutto nel ministero della parola, come predicatore irresistibile. Percorse le Marche affascinandole folle con la sua sacra eloquenza. Ebbe il dono di commuovere i peccatori, che attraverso una buona confessione, pentiti, riportava a Dio. Sono celebri le sue estasi e le sue visioni. Ad Ancona il beato Pietro mentre era immerso in preghiera dinanzi al Crocifisso, posto sull'altare maggiore della Chiesa, si sollevò da terra in estasi con tutto il corpo ed andò a baciare i piedi di quella immagine. Più tardi nel convento di Forano, fu invece Pietro a scorgere una mirabile scena, nella quale la Madonna deponeva affettuosamente il bambino Gesù sulle amorevoli braccia del confratello Corrado da Offida. Il beato Pietro morì nel convento di Sirolo (AN), il 19 febbraio 1304, all'età di 79 anni. Il Pontefice Pio VI, l'11 settembre 1793 approvò il culto.
Autore: Elisabetta Nardi
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