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San Valero Martire
Festa:
27 giugno
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XII sec.
Nato da nobile famiglia nella seconda metà del XII secolo, si distinse per la sua dedizione al ministero sacerdotale. Curato di Flavion, cappellano di Hastières e Onhaye e decano rurale di Florennes, si impegnò con zelo nella correzione dei costumi del clero locale, redarguendo con fermezza anche il nipote Norberto. Tuttavia, durante un viaggio in barca per la rotazione degli incarichi, un acceso diverbio con il nipote, forse legato a un ennesimo rimprovero, degenerò in tragedia. In preda all'ira, Norberto uccise Valero a colpi di remo. Il corpo del santo, miracolosamente rimasto a galla sul fiume, fu condotto a Onhaye da due giovenche bianche senza guida, divenendo luogo di pellegrinaggio. Valero, venerato come santo e martire nonostante l'assenza di una canonizzazione ufficiale, è patrono della diocesi di Namur, celebrato il 27 giugno.
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Valero (Walhero, Walhère), belga della provincia vallone di Namur, nacque nella seconda metà del secolo XII. I suoi genitori erano ricchi possidenti per cui poté studiare per diventare prete, una volta consacrato sacerdote divenne curato di Flavion, cappellano di Hastières e di Onhaye e decano rurale di Florennes.
Viene citato in documenti del 1187 e 1199, durante il suo ministero fu molto impegnato nel correggere il comportamento disdicevole dei preti della zona, in particolare di suo nipote Norberto, cappellano di Hastières.
Venne il giorno in cui si era soliti sostituire i cappellani ed i vicari, alternandoli negli incarichi e mentre attraversava la Mosa in barca, venne in diverbio con il nipote, che evidentemente aveva rimproverato ancora una volta, minacciandolo di allontanarlo dall’incarico.
Lo scontro prese una brutta piega e in preda ad una collera violenta, il nipote l’ammazzò a colpi di remo. Il corpo finì nell’acqua del fiume rimanendo a galla; alcuni contadini lo recuperarono e cercarono di trasportarlo a Bouvignes per seppellirlo, ma nonostante i loro sforzi non riuscirono a sollevarlo, il corpo alla fine fu trasportato con un carro trainato da due bianche giovenche da sole e senza guida ne difficoltà, fino ad Onhaye, qui venne tumulato.
Questo villaggio divenne meta di numerosi pellegrinaggi, il santuario locale già nel 1522 aveva sul suo sepolcro, posto all’ingresso della chiesa, una bella pietra tombale in marmo nero scolpito ad alto rilievo; nel 1860 questo santuario venne ingrandito a seguito del gran numero di pellegrini che affluivano.
Walhero è patrono della diocesi di Namur e la sua festa è celebrata il 27 giugno; santo molto popolare e venerato, viene invocato per guarire dal mal di testa e contro le malattie del bestiame.
Sulla sua persona esiste una vasta bibliografia.
Autore: Antonio Borrelli
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