Seustio fa parte di un gruppo di ottanta martiri cristiani, battezzati dal vescovo Cassiano, che furono martirizzati a Todi durante la persecuzione indetta da Diocleziano nel 303. Il proconsole di Todi Ablavio diede esecuzione nella sua zona, alla persecuzione, arrestando e poi condannando a morte i suddetti ottanta cristiani, fra loro c’era Seustio, nipote dello stesso Ablavio, il quale tentò in tutti i modi di liberarlo, con l’aiuto della madre e della sorella di Seustio. Ma dopo aver scoperto che anche la sorella era cristiana e dopo aver tentato inutilmente di farli apostatare, li condannò a morte. Secondo la tradizione, il corpo di Seustio fu portato in una zona chiamata Confino, presso il lago Trasimeno e lì sepolto. Purtroppo non si sa altro di lui, chi fosse e quando sia realmente vissuto, oltre la leggendaria ‘Passio’ da cui sono state tratte le notizie su riportate; la Chiesa di Todi celebra il 29 gennaio la loro festa liturgica.
Autore: Antonio Borrelli
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