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Beato Simeone Abate di Cava

16 novembre

Cava dei Tirreni, † 16 novembre 1140

Patronato: Castellabate

Martirologio Romano: Nel monastero di Cava de’ Tirreni in Campania, beato Simeone, abate.


Le notizie di questo degno abate dell’Abbazia della Trinità di Cava dei Tirreni, ci provengono da varie fonti tutte autorevoli, qualcuna contemporanea, tra le quali il ‘Kalendarium’ del 1280 che segna il giorno della sua morte ed è la prima testimonianza del culto tributatogli.
Simeone fu il quarto abate di Cava, di quella celebre ed importantissima abbazia fondata da s. Alferio nel 1020 ca., e fu il primo degli abati cavensi ad essere eletto dai monaci nel 1124, mentre gli altri erano stati designati dai loro predecessori.
Altri documenti, testimoniano la sua presenza fin dal 1105 come semplice monaco nel disbrigo di affari; risulta primo priore, dal 1109 al 1113, del ricostruito monastero di S. Sofia in Salerno, che era stato donato nel 1100 alla Badia; ancora lo si trova come priore dell’importante monastero di S. Arcangelo nel Cilento nel 1119 e 1120.
Simeone governò in un’epoca divenuta difficile sul piano politico-religioso, a causa delle lotte tra i Normanni e il Papato, svolse il suo compito in modo encomiabile, tale da suscitare la stima dei due poteri, ricevendo come altri abati di Cava, feudi, beni e privilegi che fecero grande e potente la Badia.
Prima di prendere importanti decisioni, si consultava con i “seniori” che lo seguivano pure nelle visite ai monasteri e feudi dipendenti dall’abbazia. Per difendere le popolazioni, soggette al potere dell’abbazia, dalle incursioni saracene, portò a completamento la costruzione del castello di S. Angelo (oggi Castellabate nel Cilento), iniziata qualche mese prima dal suo predecessore s. Costabile (1123-24); in seguito agli abitanti di Castellabate concesse la proprietà delle terre con le loro case, riducendo anche le prestazioni dovute all’abbazia, comprò anche il porto ‘Lu Traversu’ dal conte di Acerno, per facilitare il commercio ed il traffico nella zona.
Il re di Sicilia Ruggiero II, i principi di Salerno, i vescovi e signori feudali, lo tennero in gran conto, concedendo esenzioni e privilegi, come pure i papi Anacleto II e Innocenzo II.
Governò per 16 anni e morì il 16 novembre 1140; fu sepolto nella grotta ‘Arsicia’ vicino agli altri abati e al fondatore; le sue reliquie furono varie volte riesumate e deposte nella bella ed artistica chiesa abbaziale in vari posti; finché dopo il 18 maggio 1928, data in cui fu confermato il culto del beato Simeone, da parte del papa Pio XI, le reliquie vennero deposte definitivamente sotto l’altare di s. Benedetto.
Il 6 aprile 1963 fu proclamato patrono secondario di Castellabate; la sua festa si celebra il 16 novembre.


Autore:
Antonio Borrelli

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Aggiunto/modificato il 2002-12-27

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