San Senatore di Milano Vescovo

Festa: 29 maggio

† 475

Fu il ventunesimo vescovo di Milano. Sant’Ennodio di Pavia nei suoi scritti riferisce che questo vescovo era un uomo di grande eloguenza e sagacia. Di lui si sa che nell’anno 450 circa, quando era ancora sacerdote, assieme al famoso vescovo di Como Sant’Abbondio, fu mandato da San Leone Magno come legato papale a Costantinopoli. La missione consisteva nel notificare al patriarca di questa città e alla corte imperiale la condanna papale dell’eresia di Eutiche. Tornato da Costantinopoli, sempre insieme a Sant’Abbondio, fu incaricato di recapitare una lettera del papa San Leone I all’allora vescovo di Milano, Sant’ Eusebio. Nel settembre del 451, sempre con Sant’Abbondio di Como, fece nel sinodo milanese, presenti 16 vescovi di tutta l’Italia settentrionale, una relazione del suo viaggio in Oriente. Secondo la lista dei vescovi di Milano, San Senatore successe a S. Benigno e resse la cattedra ambrosiana per tre anni, dal 472 al 475. A San Senatore viene attribuito la costruzione della basilica milanese che il santo vescovo dedicò alla santa martire calcedonese Sant’Eufemia, nella cui chiesa si tenne il IV concilio ecumenico che condannò, appunto, l’eresia di Eutiche. San Senatore è sepolto in questa basilica.

Emblema: Pastorale, Mitria

Martirologio Romano: A Milano, san Senatore, vescovo, che, ancora sacerdote, il papa san Leone Magno aveva mandato come legato a Costantinopoli.

Ancora sacerdote, Senatore si distinse per la sua eloquenza e il suo acume, venendo scelto da Papa Leone Magno come legato pontificio da inviare a Costantinopoli intorno al 450. Accanto al celebre vescovo di Como, Sant'Abbondio, Senatore ebbe il compito di comunicare al patriarca di Costantinopoli e alla corte imperiale la condanna papale dell'eresia di Eutiche.
Eutiche, patriarca di Costantinopoli, sosteneva la dottrina monofisita, secondo la quale in Gesù Cristo vi era una sola natura, quella divina. Questa posizione contrastava con la dottrina ortodossa, che invece affermava la duplice natura di Cristo, divina e umana. La missione di Senatore e Abbondio fu dunque cruciale per riaffermare il credo niceno e contrastare le tendenze eretiche.
Al termine della sua missione in Oriente, Senatore fece ritorno a Milano, portando con sé una lettera di Papa Leone I per il vescovo in carica, Sant'Eusebio. Nel settembre del 451, durante il sinodo milanese a cui parteciparono 16 vescovi dell'Italia settentrionale, Senatore e Abbondio presentarono un resoconto dettagliato del loro viaggio a Costantinopoli e della lotta all'eresia.
Nel 472, alla morte di San Benigno, Senatore ascese al trono episcopale di Milano, guidando la diocesi ambrosiana per tre anni, fino al 475. Il suo episcopato fu caratterizzato da un impegno costante nel consolidare la fede ortodossa e nel promuovere la disciplina ecclesiastica.
La figura di San Senatore è legata alla costruzione della basilica milanese dedicata alla martire calcedonese Sant'Eufemia. Secondo la tradizione, proprio in questa basilica, nel 451, si tenne il IV concilio ecumenico, che condannò l'eresia di Eutiche. Ancora oggi, le spoglie di San Senatore riposano all'interno di questa chiesa, a testimonianza del profondo legame tra il santo e il luogo di culto.
San Senatore viene commemorato il 28 maggio come singolo santo e il 25 settembre insieme a tutti i santi vescovi milanesi. La sua erudizione, la sua sagacia e il suo impegno nella lotta alle eresie lo rendono un modello di riferimento per i fedeli e una figura di grande importanza nella storia della Chiesa ambrosiana.

Autore: Franco Dieghi