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Beato Engelberto Kolland Sacerdote francescano, martire

Festa: 10 luglio

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Ramsau, Austria, 21 settembre 1827 – Damasco, Siria, 10 luglio 1860

Engelbert Kolland era nato a Ramsau (Austria) il 21 settembre 1827, entrò nel 1847 tra i Frati Minori Riformati di Salzburg. Ordinato sacerdote a Trento il 13 luglio 1851, ottenne dai Superiori il permesso per recarsi nella missione di Terra Santa. Raggiunse Giaffa nell’aprile 1855 e svolse il suo apostolato prima nel convento del Santo Sepolcro, quindi a Damasco. Papa Pio XI lo beatificò il 10 ottobre 1926 insieme ai compagni di martirio. Papa Francesco in data 23 maggio 2024 ha approvato i voti favorevoli della Sessione Ordinaria dei Padri Cardinali e Vescovi per la loro canonizzazione.

Martirologio Romano: A Damasco in Siria, passione dei beati martiri Emanuele Ruíz, sacerdote, e compagni, sette dell’Ordine dei Frati Minori e tre fratelli fedeli della Chiesa Maronita, che, con l’inganno consegnati ai nemici da un traditore, furono sottoposti per la fede a varie torture e conclusero il loro martirio con una morte gloriosa. [I loro nomi sono: beati Carmelo Volta, Pietro Soler, Nicola Alberca, Engelberto Kolland, Ascanio Nicanor, sacerdoti, e Francesco Pinzao e Giovanni Giacomo Fernández, religiosi, dell’Ordine dei Frati Minori; Francesco, Mootius e Raffaele Massabki, fratelli.]


La vicenda terrena di padre Engelberto Kolland, si accomuna nel martirio ad altri sette religiosi francescani di cui sei sacerdoti, due fratelli professi e di tre fratelli di sangue, laici maroniti.
Sono conosciuti come ‘Beati Martiri di Damasco’; versarono il loro sangue come tanti altri prima di loro in quelle terre, che videro sempre dal tempo di s. Francesco, lo sforzo missionario dei Francescani nel mondo islamico.
Purtroppo non sono disponibili testi che riportano notizie sulla loro vita precedente allo stato religioso, essendo quasi tutti spagnoli, ma un’approfondita ricerca presso Biblioteche Francescane potrebbe essere senz’altro utile.
Ci limitiamo qui a raccontare il loro martirio. Essi si trovavano nel loro convento di Damasco in Siria, svolgendo la vita comunitaria, estesa all’apostolato fra la popolazione locale.
Nella notte fra il 9 e il 10 luglio 1860, furono attaccati dai Drusi di Damasco, setta religiosa di origine musulmana sciita, che in preda al loro fanatismo di insofferenza religiosa, scoppiato negli anni 1845-46 e specialmente nel 1860 contro il cristianesimo, percorsero la città facendo stragi di cristiani.
Gli otto francescani si rifugiarono fra le solide mura del convento, con loro si trovavano tre fratelli cristiani maroniti; purtroppo ci fu un traditore, forse fra gli inservienti locali, che introdusse gli assassini per una piccola porta, cui nessuno aveva pensato e così furono tutti massacrati, con la ferocia che distingue i fondamentalisti islamici e che in tanti secoli ha fatto migliaia e migliaia di vittime nel mondo cristiano.


Autore:
Antonio Borrelli

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Aggiunto/modificato il 2004-10-02

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