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> Home > Sezione M > Beata Maria della Concezione (Adèle de Batz de Trenquelléon) Condividi su Facebook Twitter

Beata Maria della Concezione (Adèle de Batz de Trenquelléon) Vergine e fondatrice

10 gennaio

Trenquelléon, Francia, 10 giugno 1789 - Agen, Francia, 10 gennaio 1828

Adèle de Batz de Trenquelléon era nata il 10 giugno 1789, un mese e quattro giorni prima della presa della Bastiglia. A causa della rivoluzione, la famiglia dovette andare in esilio sia in Spagna sia in Portogallo. Una delle tappe fu San Sebastián, nei pressi della frontiera tra Francia e Spagna dove Adele fece la sua prima comunione. I suoi desideri di consacrazione religiosa, orientata verso il Carmelo, furono meglio delineati dal signor Ducorneau, precettore di suo fratello Charles, che compilò per lei una regola di vita. In seguito, insieme all’amica Jeanne Diché, diede vita alla “Piccola Società” che aveva come fine la ricristianizzazione delle campagne; aveva appena quindici anni e mezzo. Dopo aver scoperto che la Piccola Società era molto affine alla Congregazione Mariana iniziata da padre Guillaume-Joseph Chaminade a Bordeaux, si mise in contatto con lui. Gradualmente, sotto la guida di Chaminade, il suo ardore apostolico trovò sbocco nella fondazione della prima comunità religiosa femminile a cui Adèle diede vita, nel 1816, ad Agen. Nascevano così le Figlie di Maria, a cui sarà aggiunto più tardi il titolo di Immacolata, conosciute oggi come Suore Marianiste. Madre Maria della Concezione, come Adèle si chiamò dopo la professione religiosa, morì il 10 gennaio 1828 ad Agen, in Francia; aveva 38 anni. Il suo processo diocesano è stato aperto nel 1965 ad Agen ed è stata dichiarata Venerabile il 5 giugno 1986. La sua beatificazione è stata fissata al 10 giugno 2018, presso il Parco delle Esposizioni di Agen. La sua memoria liturgica, invece, è stata stabilita al 10 gennaio, il giorno esatto della sua nascita al Cielo. I suoi resti mortali riposano nel coro della cappella dell’Istituto Sainte-Foy di Agen.



Infanzia e adolescenza in esilio
Adèle de Batz de Trenquelléon nacque il 10 giugno 1789 nel castello di Trenquelléon, nei pressi di Nérac in Francia. Il padre, il barone Charles, era comandante delle Guardie francesi, mentre la madre era discendente da un’antica famiglia della Rouergue e di san Luigi re di Francia.
A seguito dello scioglimento del Corpo delle Guardie francesi, il 31 agosto 1789, il padre dovette lasciare Parigi. Infuriando la Rivoluzione, verso la fine del 1791 il barone dovette andare in esilio. Anche per la moglie e i loro due figli, Adèle e Charles, arrivò il momento di lasciare la Patria: nel 1797 dovettero partire, andando prima in Spagna, poi in Portogallo.
Verso la metà del 1800 il padre li raggiunse a Braganza, in Portogallo. Quando ripresero la via del ritorno in Francia, soggiornarono per un breve periodo nei dintorni della frontiera franco-spagnola a San Sebastián, presso Guipúzcoa: qui, il 6 gennaio 1801, Adèle fece la Prima Comunione.

Aspirazione al Carmelo
Quando fu il momento di rientrare in Francia, l’adolescente Adèle chiese di restare in Spagna per entrare nel Carmelo. La madre promise di farla ritornare in Spagna quando avrebbe raggiunto l’età richiesta e se nel frattempo il Carmelo non fosse stato ripristinato in Francia, dov’era stato soppresso. Il 14 novembre 1801, tutta la famiglia rientrò al castello di Trenquelléon.
Nel 1802 giunse al castello come precettore di Charles, il fratello minore di Adèle, il signor Ducourneau, quasi quarantenne e aspirante al sacerdozio. Incoraggiò Adèle nella sua vocazione religiosa e compilò per lei una regola di vita, improntata alla spiritualità del Carmelo.

La Piccola Società
Dopo un ritiro effettuato tra le Carmelitane, Adèle ricevette la Cresima il 6 febbraio 1803. Nella stessa occasione incontrò un’altra ragazza, Jeanne Diché, con la quale iniziò una corrispondenza: ogni settimana si scrivevano, stimolandosi a vicenda sulla via della perfezione spirituale.
Due anni dopo, nel 1804, costituirono un’associazione, la Piccola Società, con lo scopo di ricristianizzare le campagne. Gli associati aumentarono di numero notevolmente, passando dai sette del 1805 ai 60 del 1808, e comprendevano anche dei sacerdoti.
I membri praticavano l’esortazione reciproca. aggiungendo alcune pratiche semplici: ad esempio, l’appuntamento spirituale sul Calvario, ogni giorno alle 15; meditazione sulla morte e resurrezione di Cristo ogni venerdì; mettere in comune i propri meriti; la parola d’ordine “Mio Dio”. Il contatto fra i membri era costituito da una lettera settimanale: solo quelle inedite della fondatrice sono 737. Al tempo della fondazione di quest’associazione, Adèle aveva 15 anni e mezzo.

I contatti col Beato Guillaume-Joseph Chaminade
Nell’estate del 1808, la baronessa de Trenquelléon incontrò a Figeac Jean-Baptiste Lafon, laico e membro della Congregazione Mariana, fondata a Bordeaux da padre Guillaume-Joseph Chaminade (Beato dal 2000). Sentendo parlare della Piccola Società, Lafon suggerì che Adèle si mettesse in contatto con il fondatore.
In effetti, la ragazza e le sue più intime amiche avevano iniziato a maturare l’idea di formare una comunità religiosa con voti, impegnata nella cura delle miserie morali e spirituali della gente di campagna.
Il 20 novembre 1808, Adèle rinunciò definitivamente al matrimonio e si consacrò a Maria Immacolata, secondo quanto prescritto dal «Manuale del Servo di Maria» dello Chaminade. Si votò all’assistenza dei poveri, dei malati, fece scuola e catechismo ai più piccoli e per tre anni curò il padre paralizzato.

Il «caro progetto» diventa realtà
Nella sua fitta corrispondenza con padre Chaminade, intanto, aveva condiviso con lui quello che lei aveva definito «il caro progetto»: fondare una comunità fra le più fedeli associate, che comprendesse la preghiera, i voti religiosi e le opere indispensabili per sollevare dalla miseria fisica e morale la gente di campagna. Lo stesso Chaminade, in effetti, aveva ipotizzato una comunità di consacrate al servizio della Congregazione Mariana.
Il 14 giugno 1814, insieme ad altre compagne, prese il nome di religione: Adèle si chiamò suor Maria della Concezione. Abbandonò così l’ideale del Carmelo e, sotto la guida di padre Chaminade, diede vita il 25 maggio 1816 alla prima comunità religiosa femminile ad Agen, nel sud-ovest della Francia in un vecchio convento chiamato “Il Rifugio”.
Padre Chaminade dimorò con loro per un mese, nominando suor Maria della Concezione superiora del gruppo. Nascevano così le Figlie di Maria, a cui sarà aggiunto più tardi il titolo di Immacolata, conosciute oggi come Suore Marianiste.
La nuova istituzione ricevette incoraggiamento dal vescovo di Agen, monsignor Jacoupy, che poi l’approvò. Il 25 luglio 1817, suor Maria della Concezione e le prime otto compagne fecero la loro professione perpetua.

L’istituto si espande
Nel 1823 il nuovo istituto ebbe l’approvazione diocesana e cominciò ad espandersi in tante altre località. Le attività si moltiplicarono: congregazioni mariane, scuole, catechismo, ritiri di gruppo o personali, laboratori di apprendistato, attività in favore delle mendicanti (100 donne riunite ogni settimana), preparazione alla Cresima e Prima Comunione.
La congregazione delle Figlie di Maria Immacolata era aiutata nelle varie attività apostoliche dal Terz’ordine Secolare, formato dai membri più ferventi della Congregazione Mariana. Nel 1836 prenderà avvio il Terz’ordine Regolare delle Figlie di Maria ad Auch. Questi due rami dello stesso Istituto si fonderanno definitivamente nel 1921.

La morte di madre Maria della Concezione
Madre Maria della Concezione morì il 10 gennaio 1828 ad Agen; aveva 38 anni. Nelle sue lettere aveva scritto: «Il nostro cuore è fatto unicamente per Dio. Sappiamo per esperienza che solo lui lo può riempire e accontentare. Bisogna seguire il Maestro tanto verso il Calvario quanto verso il Tabor, ed essere capaci di dirgli in entrambe le situazioni: “Mio Dio, tu sai che ti amo”. Né la morte né le difficoltà potranno appagare questo amore appassionato».
I suoi resti mortali riposano nel coro della cappella dell’Istituto Sainte-Foy di Agen.

La causa di beatificazione
La causa di beatificazione di madre Maria della Concezione è iniziata il 5 febbraio 1965, con l’apertura del processo informativo nella diocesi di Agen, che si concluse il 21 marzo 1966. Il 10 luglio 1970 fu emesso il decreto sui suoi scritti.
La “Positio super virtutibus” venne consegnata nel 1974 ed esaminata il 5 novembre 1975 dai consultori storici. In seguito, il 12 novembre 1976, ci fu l’introduzione della causa, secondo le norme vigenti all’epoca. Il 5 maggio 1977 si riunirono quindi gli ufficiali e i consultori della Congregazione delle Cause dei Santi, seguiti dalla sessione dei cardinali e vescovi membri della stessa Congregazione l’11 giugno seguente.
In seguito alla promulgazione delle nuove norme circa le cause di beatificazione e canonizzazione, anche quella di madre Maria della Concezione venne considerata secondo i nuovi criteri. Il 28 gennaio 1986 si riunirono quindi i consultori teologi e, il 22 aprile dello stesso anno, di nuovo i cardinali e vescovi membri della Congregazione. Infine, il 5 giugno 1986, il Papa san Giovanni Paolo II autorizzò la promulgazione del decreto con cui, da Serva di Dio, diventava Venerabile.

Il miracolo e la beatificazione
Come potenziale miracolo per ottenere la sua beatificazione è stato esaminato il caso di una Marianista, suor Michela Messina, che nel 1997, ancora novizia, si trovava nella casa della congregazione a Pallanza (Verbania – Italia) ed era affetta da un tumore alle ovaie in fase terminale. Il fatto prodigioso è stato esaminato nell’apposito processo che si è svolto nella diocesi di Novara dal novembre 2013 al 12 giugno 2014, convalidato il 5 dicembre successivo.
Il 12 maggio 2016 la Consulta medica della Congregazione delle Cause dei Santi si pronunciò favorevolmente circa l’inspiegabilità scientifica del fatto. Il 19 gennaio 2017 anche il Congresso dei Teologi diede parere positivo, riscontrando l’intercessione di madre Maria della Concezione. Il decreto che riconobbe l’effettiva guarigione miracolosa è stato promulgato il 4 maggio 2017.
La beatificazione della fondatrice delle Suore Marianiste è stata fissata al 10 giugno 2018, presso il Parco delle Esposizioni di Agen. La sua memoria liturgica, invece, è stata stabilita al 10 gennaio, il giorno esatto della sua nascita al Cielo.

Le Suore Marianiste oggi
Oggi le Suore Marianiste, congregazione di diritto pontificio dal 1869, continuano la missione affidata dai loro fondatori specialmente nell’ambito della scuola, ma anche in centri giovanili, in residenze per giovani e per anziani, in ambulatori medici. Operano spesso in sinergia con gli altri rami della Famiglia Marianista: i Padri e i Fratelli della Società di Maria, fondata da padre Chaminade il 2 ottobre 1817, le CLM (Comunità Laiche Marianiste), l’AM (Alleanza Mariana ossia l’Istituto secolare).
Sono presenti negli Stati Uniti, in Argentina, in Cile, in Colombia, in Brasile, in Ecuador, nel Togo, in Costa d’Avorio, nel Malawi, in India, in Giappone, in Corea del Sud e nel Vietnam. Le presenze europee sono invece in Francia, Spagna e Italia, dove ha sede, a Roma, la Casa generalizia.
 


Autore:
Antonio Borrelli ed Emilia Flocchini

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Aggiunto/modificato il 2018-01-07

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