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Santa Regina di Denain

Festa: 1 luglio

VIII sec.

Vissuta nell'VIII secolo. Rimasta vedova del conte Beato Adalberto di Hainaut, in giovane età, fondò un monastero benedettino a Denain, dove assunse il velo e si dedicò alla preghiera e al lavoro. Un particolare curioso la lega alla figlia Renfrida, che divenne badessa del monastero assumendo un ruolo di guida spirituale verso la madre. Entrambe venerate come sante, Regina e Renfrida incarnano un esempio di santità carolingia, permeata di umiltà e devozione.



Ultimamente pare rincontrare nuovamente fortuna il nome “Regina”, che ispira indubbiamente sentimenti regali, pur senza incorrere in fraintendimenti politici od istituzionali. Regina, infatti, è uno tra i più bei titoli maggiormente attribuiti alla Madonna, che veneriamo come Regina degli Angeli, dei Patriarchi, dei Profeti, degli Apostoli, dei Martiri, dei Confessori della fede, delle Vergini, di tutti i Santi, del Rosario, della famiglia, della pace e del Cielo.
Questo dunque è uno di quei nomi sorti come titoli devozionali verso la Vergine Santissima.
Ciò non toglie, però, che vi siano due sante che portano questo nome, nelle cui ricorrenze è possibile festeggiare l’onomastico, mentre assai più numerose sono le sante “regine” di fatto.
La santa Regina venerata in data 1° luglio, vissuta in Francia nell’VIII secolo e discendente di un’importante famiglia dell’Hainaut, fu in realtà una contessa, poiché andò in sposa al conte Adalberto. Da questo felice matrimonio nacque una figlia, chiamata Renfrida, o Reginfreda.
Rimasta vedova ancora giovane, Regina intraprese la fondazione di un nuovo monastero a Denain, nei pressi di Valenciennes, città celebre per i suoi pizzi. Qui la contessa assunse il velo come benedettina ed assumendo come obiettivo la propria santificazione per mezzo della preghiera e del lavoro.
Ma colei che Regina aveva generato nella carne, cioè la figlia Renfrida, divenne ben presto sua madre spirituale, assumendo la carica di badessa del nuovo monastero. La santa genitrice le si sottomise volentieri, dando così origine ad un capovolgimento di posizioni assolutamente impossibile sul piano umano, ma non spiritualmente.
La badessa Renfrida fu anch’ella venerata come santa alla sua morte ed è dunque ricordata l’8 ottobre.
Di questa vicenda non si possono purtroppo soggiungere ulteriori dettagli, poiché esistono solo alcune leggende prive di alcun fondamento storico. Ma ciò che sappiamo, nonché l’antichità del culto conferitole, può bastare come conferma delle silenziose virtù di questa santa che portò il bel nome regale di Regina.


Autore:
Fabio Arduino

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Aggiunto/modificato il 2005-01-21

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