Il beato Ugo, nativo di Poitiers, ricevette l’istruzione presso l’abbazia di San Savino di Poitou. Qui vestì anche l’abito religioso e fu ordinato presbitero. Ritiratosi poi a vita monacale nel monastero di San Pietro di Autun, si accrebbe la sua fama di grande riformatore ed attento amministratore. Coadiuvò in seguito l’abate Arnulfo nel riformare il monastero di San Martino nella medesima città. Collaborò invece con il beato Bernone nella riforma del monastero di Baume-les-Messieurs e nell’organizzazione del neonato monastero di Cluny. Durante il suo ultimo grande incarico, Ugo divenne celebre per la sua immane saggezza e per i miracoli da lui operati. Intraprese l’edificazione di un ospedale e di alcune abitazioni. Combatté con ogni sua forza contro il paganesimo ancora imperante in quella zona. Trascorse gli ultimi tre anni della sua vita terrena quasi da eremita, per prepararsi al meglio al trapasso alla vita eterna. La morte sopraggiunse in età assai avanzata, all’incirca nel 930. Il beato Ugo fu indubbiamente una figura rilevante del movimento riformista monastico del secolo X. Le sue reliquie furono oggetto di traslazione durante il concilio di Anse del 1021 e vennero collocate in una nuova chiesa romanica appositamente costruita ad Anzy. Andaro però purtroppo perdute nel corso delle guerre di religione che insorsero in Francia nel 1562.
Autore: Fabio Arduino
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