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Beato Tommaso Percy Conte di Northumbria, martire

22 agosto

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Northumberland, Regno Unito, 1528 – York, Regno Unito, 22 agosto 1572

Il Martyrologium Romanum ricorda in data odierna il beato martire inglese Thomas Percy, conte di Northumbria, padre di famiglia, che per aver conservato la sua fedeltà alla Chiesa Romana fu decapitato sotto la regina Elisabetta I d’Inghilterra, conseguendo così la palma del martirio. Leone XIII lo beatificò il 13 maggio 1895.

Martirologio Romano: A York in Inghilterra, beato Tommaso Percy, martire, che, conte di Northumbria, per la sua fedeltà alla Chiesa di Roma conseguì con la decapitazione la palma del martirio sotto la regina Elisabetta I.


Settimo conte di Northumberland, nato nel 1528, Tommaso Percy era figlio di quel Sir Thomas Percy che, per aver partecipato attivamente al cosiddetto « pellegrinaggio di grazia » del 1536, era stato arrestato e giustiziato, il 2 giug. 1537, al Tyburn di Londra. Educato dapprima, insieme con il fratello minore Enrico, a Preston Tower, dove la madre Eleonora Harbottal erasi ritirata dopo la morte del marito, tanto Tommaso che il fratello vennero ben presto a lei sottratti per essere affi­dati alle cure di Sir Thomas Tempest, riottenendo entrambi, il 14 marzo 1549, la nobiltà da cui la loro famiglia era stata dichiarata decaduta per gli avvenimenti del 1536.
Quando salì al trono Maria Tudor, il Percy godette il pieno favore della regina, che lo nominò infatti, poco dopo, governatore di Prudhoe Castle, quindi gli restituì, il 1° magg. 1557, il titolo di conte di Northumberland, in riconoscimento del valore da lui dimostrato nella riconquista del castello di Scarborough, concedendogli altresì ulte­riori cariche e privilegi. Anche dalla regina Elisa­betta ottenne prima nuovi onori, venendo tra l'altro insignito, il 22 apr. 1563, dell'Ordine della Giarrettiera, ma poi, fatto segno a violente cri­tiche a causa della sua fede cattolica, dovette dimettersi da alcune cariche, essendo stato quali­ficato dagli agenti del Burghley, sin dal 1565, « dangerously obstinate in religion ».
Allorché nel magg. del 1568 la regina Maria Stuart di Scozia andò a rifugiarsi a Carlisle, dopo la sconfitta di Langside, il Percy si recò subito presso di lei sposandone la causa nella speranza che con la sua liberazione si sarebbero potute avere riforme in religione o quanto meno della tolleranza. Sospet­tato, tuttavia, di favorire la lotta tra la Stuart ed il duca di Norfolk, ricevette ordine di lasciare Carlisle. Indignato di vedere in tal modo limitata la sua libertà, il Percy ascoltò il suggerimento di Thomas Markenfield di unirsi al conte di Westmorland, Charles Neville, e con lui organizzò l'insur­rezione del 1569.
Prima di agire scrisse a Pio V per averne il consiglio e le direttive, ma nel frattempo il gover­no, venuto a conoscenza della ribellione, intimò al conte di Northumberland ed al Neville di comparire davanti alla regina. Gli altri capi del movimento, riunitisi a Brancepeth Castle, deci­sero, contro il parere del Percy, di ignorare l'intima­zione governativa ed il 14 nov. 1569 marciarono con le loro forze su Durham, dove furono ben accolti e poterono restaurare il culto cattolico. Dopo un mese di lotta, nondimeno, gli insorti vennero sconfitti dal conte di Sussex, che trattò con estremo rigore tutti quelli che riuscì a cattu­rare, molti dei quali vennero immediatamente passati per le armi.
Il Percy potè trovare scampo nella fuga, andando in fine a rifugiarsi in Scozia, dove rimase a lungo nascosto nel castello di Lochleven, finché nell'ag. del 1572 venne consegnato dal reggente, il conte di Mar, agli ufficiali della regina Elisabetta per la somma di duemila sterline. Arrestato da William Douglas, fu condotto a York e rinchiuso nel locale castello in attesa di essere giustiziato. Il 22 ag. 1572, giorno della sua esecuzione, prima di porgere il collo al carnefice, rivolto al popolo, il conte di Northumberland dichiarò fieramente di morire da cattolico e di non aver mai ricono­sciuto la nuova Chiesa d'Inghilterra.
La figlia Mary (1570-1642) fondò nel 1598 l'abbazia benedettina inglese di Bruxelles, di cui divenne anche badessa nel 1616.
Innalzato all'onore degli altari da Leone XIII, il 13 magg. 1895, il beato Percy viene commemo­rato il 26 ag., specie nelle diocesi di Hexham, Leeds e Middlesborough.


Autore:
Niccolò Del Re


Fonte:
Bibliotheca Sanctorum

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Aggiunto/modificato il 2009-03-02

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