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Beato Giovanni Bălan Vescovo e martire

4 agosto

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Teius, Romania, 11 febbraio 1880 – Bucarest, Romania, 4 agosto 1959

Ioan Bălan nacque a Teius in Romania l’11 febbraio 1880. Dopo gli studi teologici presso il seminario centrale di Budapest, nel 1903 ricevette l’ordinazione presbiterale. Nel novembre 1936 fu consacrato vescovo di Lugoj. Rifiutando di passare all’ortodossia, condivise la sorte di altri vescovi greco-cattolici e fu arrestato il 28 ottobre 1948. Detenuto in vari monasteri trasformati in carceri e nel penitenziario di Sighetul Marmaţiei, nel 1956 venne rinchiuso in isolamento coatto nel monastero di Ciorogârla. Ne uscì, gravemente malato, solo per essere ricoverato in un ospedale di Bucarest, dove morì il 4 agosto 1959. I suoi resti mortali, precedentemente sepolti nel cimitero cattolico Belu, sono stati riesumati l’8 ottobre 2013 e successivamente traslati nella cattedrale di Lugoj. È stato inserito nella causa di beatificazione che comprendeva in tutto sette vescovi morti dal 1950 al 1970, durante la persecuzione religiosa portata avanti in Romania dal regime comunista. La beatificazione dei sette vescovi è stata fissata a domenica 2 giugno 2019, durante il viaggio apostolico in Romania di papa Francesco. La loro comune memoria liturgica è stata fissata al 2 giugno.



Ioan Bălan nacque a Teius l’11 febbraio 1880. Frequentò gli studi teologici presso il seminario centrale di Budapest. Nel 1903 ricevette l’ordinazione presbiterale, per poi proseguire i suoi studi a Vienna. Ritornato a Blaj, ma nel 1909 si trasferì a Bucarest, dove c’era bisogno di un confessore greco-cattolico. Nel 1919 tornò nuovamente a Blaj divenendone canonico metropolitano e due anni dopo rettore dell’Accademmia di Teologia. Nel 1929 fu nominato nella commissione vaticana che doveva redigere il nuovo Codice di Diritto Canonico delle Chiese Orientali.
Nel novembre 1936 fu consacrato vescovo di Lugoj, in seguito alla nomina del vescovo Alexandru Nicolescu come Metropolita. Rifiutando di passare all’ortodossia, condivise la sorte di altri vescovi greco-cattolici e fu arrestato il 28 ottobre 1948 alle ore 15.
Fu dunque portato al Palazzo Patriarcale di Dragoslavele e poi al monastero di Căldăruşani nel febbraio 1949. Di lì fu nuovamente trasferito al penitenziario di Sighetul Marmaţiei o Sighet nel maggio 1950. Cinque anni dopo gli fu imposto il domicilio obbligatorio presso l’ex palazzo estivo del re di Romania a Curtea de Arges.
Nel 1956 venne invece trasferito al monastero femminile di Ciorogârla, vicino a Bucarest, ove rimase isolato sino alla fine della sua vita terrena. Ammalatosi gravemente, si spense in un ospedale di Bucarest il 4 agosto 1959. Nei suoi confronti non era mai stato celebrato un processo e conseguentemente non era mai stata emessa una condanna.
I suoi resti mortali, precedentemente sepolti nel cimitero Bellu, sono stati riesumati l’8 ottobre 2013 e successivamente traslati nella cattedrale di Lugoj.
Il 28 gennaio 1997 la Santa Sede ha concesso il nulla osta per l’avvio della comune causa di beatificazione e canonizzazione di monsignor Bălan e degli altri sei vescovi greco-cattolici morti negli anni del regime comunista in Romania.
Il processo eparchiale (ossia diocesano) per il riconoscimento del loro martirio è iniziato il 16 gennaio 1999 a Blaj e si è concluso il 10 marzo 2009. Il 7 novembre dello stesso anno sono stati aperti i plichi della relativa documentazione, convalidata col decreto del 18 febbraio 2011. Dopo sette anni di lavori, nei quali sono emerse altre testimonianze d’archivio, è stato possibile ultimare la “Positio super martyrio”, consegnata nel 2018.
Il 19 marzo 2019, ricevendo in udienza il cardinal Giovanni Angelo Becciu, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, papa Francesco ha autorizzato la promulgazione del decreto con cui i sette vescovi venivano ufficialmente dichiarati martiri. La loro beatificazione è stata fissata a domenica 2 giugno 2019, nel corso del viaggio apostolico in Romania dello stesso Pontefice. La comune memoria liturgica è stata fissata al 2 giugno, anniversario della beatificazione.


Autore:
Don Fabio Arduino ed Emilia Flocchini

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Aggiunto/modificato il 2019-06-02

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