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Santa Angadrisma Badessa

Festa: 14 ottobre

† 695 circa

Angadrisma visse nel VII secolo nella diocesi di Thérouanne, nella Francia settentrionale. La sua educazione subì il positivo influsso del vescovo, sant'Omero, e del cugino, san Lamberto di Lione, in quel periodo monaco a Fontanelle. Per seguire la vocazione alla vita religiosa, dovette contrastare l'opposizione del padre, che l'aveva promessa in sposa ad un giovane signore, il futuro vescovo di Rouen, sant'Ansberto. Si ammalò di lebbra e fu libera così di ricevere l'abito religioso. Lo stesso giorno la malattia scomparve miracolosamente. La sua vita monacale fu esemplare. Divenne badessa di un convento nei pressi di Beauvais. Parecchi miracoli furono attribuiti alla sua intercessione quando era ancora in vita, tra i quali l'estinzione di un incendio che minacciava il monastero, contrastandolo con l'esposizione delle reliquie del fondatore, sant'Ebrulfo. Angadrisma morì più che ottantenne nel 695 circa. Invocata subito come santa, fu annoverata tra i patroni di Beauvais e invocata contro gli incendi, la siccità e le calamità.

Martirologio Romano: Presso Beauvais in Neustria, ora in Francia, santa Angadrisma, badessa del monastero fondato da sant’Ebrolfo e chiamato l’Oratorio, perché aveva più luoghi di preghiera, in cui ella senza sosta serviva il Signore.


Santa Angadrisma visse nel VII secolo nella diocesi di Thérouanne, nella Francia settentrionale. La sua educazione subì il positivo influsso del vescovo Sant’Omero e del cugino San Lamberto di Lione, in quel periodo monaco a Fontanelle. Da essi sostenuta nella vocazione alla vita religiosa, dovette però contrastare l’opposizione di suo padre, che l’aveva promessa in sposa ad un giovane signore, il futuro vescovo di Rouen Sant’Ansberto.
Onde evitare le indesiderate nozze, Angadrisma pregò di poter divenire fisicamente meno attraente, ma la sua preghiera ebbe efetti persino esagerati e si ammalò di lebbra. Ciò le permise almeno di essere libera di ricevere l’abito religioso per mano di Sant’Audoeno. Ma da quel giorno la malattia scomparve miracolosamente di colpo.
La sua vita monacale fu a dir poco esemplare ed in seguito divenne badessa di un convento nei pressi di Beauvais. Parecchi miracoli furono attribuiti alla sua intercessione quando era ancora in vita, tra i quali l’estinzione di un incendio che minacciava il monastero contrastandolo cn l’esposizione delle reliquie del fondatore, Sant’Ebrulfo.
Angadrisma morì più che ottantenne nel 695 circa. Invocata subito come santa, fu annoverata tra i patroni di Beauvais ed invocata contro gli incendi, la siccità e le pubbliche calamità. Ripetutamente traslate a causa della distruzione del convento e poi della Rivoluzione Francese, le sue reliquie riposano oggi nella cattedrale.

Autore: Fabio Arduino
 


 

Contro la volontà di Dio e la fede incrollabile nulla si può fare. La storia della santa festeggiata oggi parla proprio di questo. Angadrisma trascorre la sua infanzia nel VII secolo, nel Nord della Francia, a Thérouanne. Figlia del conte di Renty, la sua educazione viene influenzata da monaci e vescovi. Per Angadrisma l’amore per il Signore, Gesù e sua madre Maria sono come fiori che coltiva ogni giorno. La bambina cresce e diventa una ragazza bellissima. Il padre pensa al suo bene e così la promette in sposa ad Ansberto, figlio di Siwin, un ricco proprietario terriero, consigliere del re dei Franchi Clodoveo II. A sua volta, però, il giovane, come Angadrisma, ha promesso di servire Dio. Tuttavia i due ragazzi non intendono disobbedire ai genitori e accettano di fidanzarsi. A questo punto Angadrisma, avendo fatto voto di castità, prega con tutto il cuore il Signore di farla diventare brutta affinché il fidanzato non si lasci tentare dalla sua avvenenza. La preghiera della ragazza viene ascoltata fin troppo. Infatti il volto bellissimo di Angadrisma si riempie di piaghe che la rendono mostruosa. La malattia che contrae è la famigerata lebbra. Tutti quelli che la vedono rimangono atterriti. Angadrisma evita, così, il matrimonio e può indossare il tanto sospirato abito da monaca. Ed ecco, all’istante, sparire miracolosamente ogni segno della malattia. La fede della giovane viene premiata e la volontà del Signore rispettata.
Angadrisma entra in convento a Beauvais (Oise, Alta Francia) e diventa badessa. Mentre è ancora in vita, compie tanti prodigi. Il più famoso è lo spegnimento di un incendio che sta per distruggere il convento; per questo motivo viene invocata contro le calamità, gli incendi e la siccità. Muore ottantenne a Beauvais intorno al 695 e il suo corpo riposa nella cattedrale di questa città. Che ne è stato, invece, del fidanzato Ansberto? Anche lui desidera diventare monaco, ma viene obbligato dal nuovo re Clotario III a rimanere a corte come suo cancelliere. Ansberto non sopporta la corruzione e il modo di vivere amorale e lussuoso del palazzo. Abbandona così il re e si rifugia da Vendregisilo, un religioso molto famoso in Europa. Ottenuto il congedo dal re, colpito dalla grande fede del suo cancelliere, Ansberto entra in convento. Viene eletto vescovo di Rouen (Normandia) e, anche lui, come l’ex fidanzata, diventa santo: coltissimo, conduce vita modesta e svolge lavori umili, accogliendo nel suo monastero poveri, ammalati, emarginati.


Autore:
Mariella Lentini


Fonte:
Mariella Lentini, Santi compagni guida per tutti i giorni

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Aggiunto/modificato il 2023-09-30

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