Molti santi monaci furono uccisi per la loro forte fede in Cristo presso il Monte Sinai ed in Egitto. Alcuni loro nomi sono stati tramandati dalla tradizione, ma non sono esplicitamente riportati dal martirologio, che li commemora oggi in gruppo.
Martirologio Romano: Commemorazione dei santi monaci che a Raíthu e sul monte Sinai furono uccisi per la loro fede in Cristo.
|
XXXVIII monaci del SINAI, e XLIII monaci di RAJTHU, martiri.
Sotto il nome di Nilo il Sinaita, sulla personalità e identità del quale non sono stati ancora risolti tutti i dubbi, sono state trasmesse sette Narrationes che riferiscono sul massacro di trentotto monaci del Monte Sinai da parte dei barbari, in un'epoca difficile a precisare. L'autore indica come data di morte il 14 gennaio.
Sotto il nome del monaco Ammonio, egualmente difficile a identificarsi, è peraltro conservato il racconto del martirio di quarantatré monaci di Raithu (località poco distante dal monte Sinai, a tre leghe circa a Sud-Ovest, dal lato del mar Rosso) che sarebbe avvenuto ai tempi dell'imperatore Diocleziano e del vescovo Pietro di Alessandria.
I monaci, in numero di quarantatré, con il loro superiore Paolo sarebbero stati messi a morte da una tribù di Blemmi. Il supposto Ammonio indica come data del martirio il 2 tubah (28 dicembre) pur precisando che questi martiri sono commemorati presso i bizantini al 14 gennaio. Questa indicazione può essere un'aggiunta posteriore o la prova dell'epoca più recente della redazione del racconto.
Effettivamente, nei Sinassari bizantini si incontrano, alla data del 14 gennaio (data precisata da Milo come quella del martirio dei monaci sinaiti) la doppia commemorazione dei martiri sinaiti e dei martiri di Raithu.
Sarebbe certamente utile sottoporre ad uno studio comparato i due racconti di Nilo e di Ammonio. Questo lavoro non è stato ancora tentato: ne potrebbero risultare conclusioni interessanti sulla distinzione o no dei due gruppi, sulla storicità dei fatti, e sull'eventuale data degli avvenimenti. Questa ricerca dovrebbe tener conto evidentemente dei dati storici più certi sulla storia del monachesimo sulla montagna del Sinai.
Sulla base di alcuni Sinassari o Menei bizantini, C. Baronio ha introdotto al 14 gennaio nel Martirologio Romano la doppia commemorazione dei Martiri sinaiti, e di quelli di Raithu. Bisogna notare però che con la menzione in Grecia P. Galesini aveva già un po' prima introdotto allo stesso giorno, in un solo elogio, la memoria della doppia serie di martiri. Il sinassario alessandrino di Michele, vescovo di Atrib e Malig ignora l'uno e l'altro gruppo.
Autore: Joseph-Marie Sauget
Fonte:
|
|
|
|