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Santa Matrona di Mosca Laica

Festa: Chiese Orientali

Sebino, Russia, 1881 - 2 maggio 1952


Matrona Dimitrievna Nikonova è nata nel 1881 nel villaggio di Sebino, nel governatorato di Tula. I suoi genitori, Dimitri e Natalia, erano contadini poveri, che non si sentivano in grado di mantenere la loro quarta figlia, e avevano pensato di affidarla a un orfanotrofio. Un sogno premonitore li ha avvertiti di tenere la figlia, che è nata cieca. Al momento del suo battesimo, una colonna di fumo profumato è stata vista alzarsi dalle acque del fonte, con lo stupore del prete, che non aveva mai visto prima un simile fenomeno.
Matrona non era solo cieca, ma del tutto priva di occhi: eppure, fin dall’infanzia ha iniziato a rivelare una impressionante vista spirituale, predicendo eventi, narrando avvenimenti distanti, e rivelando episodi tenuti segreti. Dall’età di 7/8 anni ha iniziato a guarire malattie, e pur vivendo come una normale figlia di contadini (spesso derisa per la sua deformità fisica) e frequentando spesso la chiesa del villaggio, riceveva visite dagli ammalati della zona. Verso l’età di 14 anni, ha potuto fare un pellegrinaggio a Kiev, alla Lavra della Trinità e di San Segio, a San Pietroburgo e in altre città russe. San Giovanni di Kronstadt, incontrandola nella sua chiesa, l’ha accolta con parole profetiche, definendola “colonna della Russia”.
All’età di 17 anni ha perso l’uso delle gambe, rimanendo paralizzata per il resto della vita, eppure nemmeno una volta è stata vista lamentarsi per i suoi malanni. Ha vissuto per 50 anni in diverse case, senza altri tesori terreni se non le icone che la circondavano. Anche se era completamente analfabeta, Matrona stupiva spesso chi andava a trovarla con una conoscenza insolitamente dettagliata di luoghi e fatti lontani.
Nel 1925, per timore di repressioni contro i suoi fratelli, Matrona si è recata a vivere a Mosca, una città che ha sempre amato molto, e per tutto il resto della vista è vissuta in casa di amici e benefattori, quasi sempre senza visto di soggiorno, e talvolta evitando miracolosamente l’arresto. La media di persone che venivano a trovarla chiedendo il suo aiuto era di circa 40 al giorno. Talvolta si sono rivolti a lei anche funzionari di stato. I monaci della Lavra della Trinità e di San Sergio la conoscevano e rispettavano il suo operato.
L’aiuto che Matrona dava ai malati non aveva nulla a che fare con metodi occulti o forze sottili della cosiddetta medicina alternativa, ma aveva un carattere esclusivamente cristiano, e consisteva essenzialmente in preghiere, consigli e ammonizioni.
Di solito non parlava molto, e rispondeva brevemente alle domande a lei poste. Di lei ci restano consigli semplici ma pieni di saggezza: di non giudicare il prossimo, di vivere nella preghiera, di proteggerci dal male con il segno della Croce, di comunicarci quanto più frequentemente ai santi Misteri di Cristo, di amare e perdonare gli anziani e i malati, di non dare importanza ai sogni, di non correre dietro ai fenomeni spirituali; in generale, nei suoi consigli tutto è in linea con gli insegnamenti dei santi Padri.
Matrona si è addormentata nel Signore il 2 maggio 1952. Come da suo desiderio, è stata sepolta nel cimitero del Monastero di San Daniele, vicino a una delle poche chiese di Mosca a quel tempo ancora aperte. Conformemente alla sua previsione, per lunghi anni hanno conservato in pochi la sua memoria, ma poi il popolo russo è tornato a chiedere il suo aiuto. Dopo più di 30 anni dalla sua morte, il suo sepolcro si è trasformato in uno dei luoghi santi di Mosca, e decine di migliaia di fedeli ortodossi invocano con fede la sua intercessione.
Alla sera dell’8 marzo 1998 i resti mortali della beata Matrona sono stati solennemente traslati dal Monastero di San Daniele, e dopo l’esame delle reliquie (che ha confermato la veridicità di alcuni episodi narrati dai suoi conoscenti), sono stati deposti il 1 maggio nel convento femminile della Santa Protezione a Mosca.
Il 2 maggio 1999, madre Matrona è stata canonizzata a Mosca con decreto del Patriarca Alessio II, che fissa la sua memoria al giorno della sua nascita al cielo (19 aprile / 2 maggio), e che autorizza la venerazione della sua icona e la diffusione della sua vita per edificazione spirituale dei fedeli.


Fonte:
www.ortodossia.org/sanmassimo

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Aggiunto/modificato il 2007-08-17

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