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> Home > Sezione I santi che iniziano con la lettera F > Beato Floribert Bwana Chui Bin Kositi Condividi su Facebook

Beato Floribert Bwana Chui Bin Kositi Martire

Festa: 8 luglio

Goma, Congo, 13 giugno 1981 - 8 luglio 2007

Giovane della Comunita di Sant’Egidio di Goma, nella Repubblica Democratica del Congo: appassionato della vita dei bambini di strada e della scuola della pace, partecipe della preghera e dell'amore per i poveri aveva da poco trovato lavoro come responsabile della dogana. Nella notte fra il 7 e l'8 luglio 2007 è stato violentemente torturato e assassinato per non essersi piegato a tentativi di corruzione, impedendo l'ingresso di partite avariate di riso. Aveva 21 anni. "La salute della gente - aveva ripetuto - vale piu del denaro". La partecipazione di tanti al dolore provocatodalla sua morte innocente e dal suo coraggo, ha sorpreso e spaventato i suoi assassini, spezzando la catena di ornicidi e abusi. La fase diocesana della sua causa di beatifficazione quale presunto martire si è celebrata nell'Arcidiocesi di Goma nella Repubblica Democratica del Congo dal 22 novembre 2016 al 9 dicembre 2018. Papa Francesco ha riconosciuto il suo martirio in odio alla fede in data 25 novembre 2024, aprendo così la strada alla suabeatificazione, poi celebrata il 15 giugno 2025 a Roma nella Basilica di San Paolo Fuori le Mura, sotto il pontificato di Papa Leone XIV.



L’operazione “mani pulite”, che ha determinato il tracollo della Prima Repubblica, ma non ha purificato l’Italia dalla corruzione e dalle tangenti, ora ha il suo modello e, forse tra breve, il suo protettore. Certamente, per il solo fatto di essere ambientata in Congo, la testimonianza di questa settimana non è immediatamente riconducibile al modello di corruzione italiano, ma il principio che la ispira, globalizzato come pochi altri, la attualizza ad ogni latitudine.
Floribert Bwana Chui nasce nel 1981 a Goma, nella regione del Kivu. Estroverso ed intelligente, proviene da esperienze forti in ambito cattolico, che hanno modellato in lui la stoffa del credente autentico. Come tanti altri giovani è idealista, sognatore, convinto di cambiare il mondo, e per questo si butta anche in politica, più che mai convinto che il Congo abbia bisogno di lui per rinnovarsi, dopo la triste esperienza della guerra civile da cui è appena uscito. E questo, proprio mentre negli ambienti studenteschi serpeggia la convinzione (che a Kinshasa è praticamente un obbligo) di “non credere che sarai proprio tu a raddrizzare il Congo”. È forse anche per questo che, al momento di scegliere, si butta in Giurisprudenza, studiando Diritto con passione  e strizzando l’occhio al suo futuro, che si prospetta più che mai roseo e promettente, viste le sue capacità e i mezzi economici di cui la sua famiglia dispone.
Insieme alla laurea gli arriva l’opportunità di conoscere da vicino la Comunità di Sant’Egidio e resta affascinato da quanto questa sta compiendo a favore dei più poveri nel vicino Rwanda. Vi entra a farne parte, imparando il gusto della preghiera che si traduce in attenzione ed aiuto per tutti gli emarginati, secondo il carisma specifico della Comunità. A livello personale si prende cura dei “maibobo”, i ragazzi di strada che tutti temono e che nessuno vuole avvicinare: di alcuni diventa amico, di altri fratello maggiore, girando nei quartieri più malfamati e pericolosi. “Non appena aveva qualche soldo in tasca, lo usava per loro”, ricorda il padre. Con la laurea in tasca trova subito lavoro come direttore dell’ufficio della dogana per la verifica della qualità delle merci: un posto importante in una città di frontiera come Goma, che gli consente anche di fare progetti per il futuro e di pensare al matrimonio. Svolge con grande scrupolo e senso del dovere il suo lavoro, che consiste nel verificare la qualità degli alimenti in transito sulla frontiera e certificarne la buona qualità. A Goma è opinione comune che mai nessuno dei direttori di questo ufficio sia stato esente dalla corruzione, come ben dimostra la facilità con cui si trova qualsiasi tipo di prodotto avariato sui mercati della città, tutti naturalmente con il timbro di certificazione dell’ufficio: la tangente è diventata norma in un Paese al 160˚ posto su 176 nell’Indice sulla corruzione. Nel clima di povertà diffusa del Congo si è fatta strada l’idea che ci si può arricchire in fretta e per farlo tutti i metodi sono leciti.
L’arrivo di Floribert segna per l’ufficio un cambio di rotta improvviso, che nessun operatore economico della zona si aspetta. Il mese prima della sua morte, il suo ufficio stila un rapporto molto dettagliato su un’importante partita di riso avariato, per la quale riceve telefonate e pressioni, anche da parte di autorità pubbliche, per chiudere un occhio e prendere il suo compenso come avevano sempre fatto tutti. Si parla di 4-5 tonnellate di riso avariato, per la cui certificazione gli viene offerta una tangente di 3 mila $: una somma ingente, se si pensa che all’epoca la paga media mensile di un militare non supera i 5-6 $. Un rapido consulto telefonico con una dottoressa amica gli da la certezza che quel riso, qualora immesso sul mercato, nuocerebbe gravemente alla salute dei suoi concittadini. “Come cristiano non posso permettermelo. Meglio morire che mettere a rischio la vita della gente”, è la sua risposta, che accompagna il verbale di distruzione della merce avariata.
La reazione degli imprenditori non si fa attendere:  il 7 luglio 2007 sparisce improvvisamente da casa, dopo una telefonata con cui è stato invitato ad un appuntamento. Lo ritrovano cadavere due giorni dopo e sul suo corpo ci sono i segni evidenti delle torture cui è stato sottoposto prima di essere strangolato: i denti rotti, un braccio spezzato, gravi ustioni un po’ ovunque. Tutto perché aveva creduto fino all’ultimo che “se non distruggessi ciò che è dannoso per la salute di tanta gente, se accettassi di farmi corrompere, sarebbe come se accettassi la mia, di distruzione”.

Autore: Gianpiero Pettiti
 


 

Floribert Bwana era nato a Goma (Repubblica Democratica del Congo) il 13 giugno 1981, primogenito di tre fratelli. Si distingueva per intelligenza e volontà di lavorare per la comunità. Studente di giurisprudenza, fu eletto leader degli studenti cattolici. Nel 2001 conobbe la Comunità di Sant’Egidio, con cui animò iniziative di preghiera e servizio ai più poveri, in particolare i bambini di strada della Scuola della Pace.

Dopo la laurea in legge, nel 2005 si formò a Kinshasa e nel 2007 ottenne un impiego come commissario delle avarie presso la dogana di Goma. Qui si trovò a dover decidere del destino di partite di alimenti nocivi: scelse di distruggerli, rifiutando le tangenti offerte. Diceva:
«Come cristiano, non posso permettere che si sacrifichi la vita della gente. Meglio morire che accettare quei soldi».

Il 7 luglio 2007 fu rapito da ignoti. Il 9 luglio il suo corpo fu ritrovato con segni di tortura e percosse: era stato ucciso nella notte.

Le testimonianze

L’amica Aline Minani ha detto:
«Quel giorno, quei mafiosi si sono trovati davanti a un giovane che, in nome del Vangelo, ha detto no. Floribert è un modello da imitare».

Il vescovo di Goma, Willy Ngumbi, ha aggiunto:
«Il nostro paese è ai primi posti per corruzione. Se imparassimo dalla vita di questo ragazzo, sarebbe un passo importante».

Transparency International ha classificato la RDC al 163º posto su 180 paesi per percezione di corruzione. La beatificazione di Floribert è vista come segno di speranza per Goma, città martoriata dal conflitto tra esercito e milizie dell’M23, con migliaia di morti e sfollati.

Charles Kalimba, direttore della Floribert Bwana Chui School of Peace, ha detto che la beatificazione è un incoraggiamento per chi lo considera un modello. Il cardinale Fridolin Ambongo ha definito l’evento «un appello a pace e trasparenza nella gestione della cosa pubblica, nel nome di Cristo».

Il corpo episcopale congolese si è impegnato a dare indicazioni pastorali per combattere la corruzione. Padre Francesco Tedeschi, missionario e testimone diretto della vicenda, ha ricordato l’appello di Papa Francesco a riconoscere la «santità della porta accanto».

La causa di beatificazione

Il 15 giugno 2025, il cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle cause dei santi, ha presieduto la cerimonia di beatificazione del martire congolese Floribert Bwana Chui Bin Kositi, a San Paolo fuori le Mura, una delle basiliche pontificie di Roma. Alla celebrazione ha preso parte una folla festante di pellegrini, tra cui molti congolesi che vivono nella capitale e che sono stati ricevuti in udienza speciale da papa Leone XIV.

Papa Francesco, a fine 2024, aveva riconosciuto come martire della fede il ventiseienne doganiere della Repubblica Democratica del Congo, ucciso nel 2007. Durante la sua visita a Kinshasa, nel 2023, lo aveva proposto come esempio ai giovani:
«Un giovane come voi, Floribert, a soli 26 anni venne ucciso a Goma per aver impedito il passaggio di generi alimentari deteriorati che avrebbero messo a rischio la salute della gente – aveva detto allora il Pontefice –. Avrebbe potuto permettere il passaggio delle merci scadute, nessuno lo avrebbe scoperto e ci avrebbe guadagnato. Ma, in quanto cristiano, scelse di essere onesto, dicendo no alla corruzione. Questo è mantenere le mani pulite, mentre le mani che trafficano soldi si sporcano di sangue. Essere onesti e brillare di giorno, diffondere la luce di Dio, è vivere la beatitudine della giustizia: vinci il male con il bene!».

Papa Francesco aveva così aperto la strada alla beatificazione del terzo congolese dopo suor Anuarite e il catechista Isidore Bakanja, avviando il percorso verso la santità. La decisione risponde al criterio del riconoscimento del martirio a chi viene ucciso per il proprio impegno per la giustizia. Papa Leone ha ricordato questo nuovo beato congolese durante l’Angelus:
«È stato ucciso a ventisei anni perché, in quanto cristiano, si opponeva all’ingiustizia e difendeva i piccoli e i poveri – ha detto il Santo Padre –. La sua testimonianza dia coraggio e speranza ai giovani della Repubblica Democratica del Congo e di tutta l’Africa».


Autore:
Giampietro Cattini

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Aggiunto/modificato il 2025-08-09

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