Gli Atti che trattano di questi martiri sono poco attendibili. Infatti solo nel sec. XI o ai primi del XII fu redatta una passio cheparla di un Valeriano martire di Forlì. Questa è l'unica fonte che tratta del presunto martire romagnolo e possiamo ritenere che l'autore della passio sia caduto in errore e che il s. Valeriano venerato a Forlì non sia altri che quello di Roma. Intorno alla metà del sec. XV infatti la festa di s. Valeriano si celebrava a Forlì il 22 novembre: «Dies feriata propter festum S. Sicilie (Cecilia sposa di lui secondo la passio) et Valeriani patroni dictae civitatis et martyris». Nell'Archivio Notarile di Forlì, fra gli Atti di Filippo d'Asti sono riportati dei Calendari giudiziari, cioè fatti per indicare i giorni festivi e quelli di seduta giudiziaria. In uno di questi calendari si ricordano insieme s. Cecilia e s. Valeriano patrono di Forlì, negli altri si ricorda solo s. Valeriano, ma la data è sempre quella del 22 novembre e mai del 4 maggio. I Bollandisti sulla base della passio ne trattano il 4 maggio.
Autore: Adamo Pasini
Fonte:
|
|
|
|