Home . Onomastico . Emerologico . Patronati . Diz.Nomi . Ricerca . Ultimi . Più visitati




Newsletter
Per ricevere i Santi di oggi
inserisci la tua mail:


E-Mail: [email protected]


> Home > Sezione C > Beato Carlo Lampert Condividi su Facebook Twitter

Beato Carlo Lampert Sacerdote e martire

13 novembre

Göfis, Austria, 9 gennaio 1894 - Halle sulla Saale, Germania, 13 novembre 1944


Lampert era nato a Göfis, nel Vorarlberg, nel 1894. Aveva frequentato il seminario a Bressanone dove nel maggio del 1918 era stato ordinato sacerdote dal principe vescovo Franz Egger. Il successore di Egger, mons. Sigismund Waitz, dopo dodici anni di servizio pastorale a Dornbirn, lo mandò a Roma per studiare diritto canonico. Tornò ad Innsbruck nel 1938, l’anno dell’Anschluss. Ebbe dapprima la funzione di officiale del tribunale diocesano e poi, nel 1939, di provicario del nuovo vescovo Paul Rusch, amministratore apostolico del territorio Innsbruck-Feldkirch.

Fu in questa sua veste di provicario che egli entrò più volte in conflitto col regime nazista rappresentato dal Gauleiter Franz Hofer e dal capo della Gestapo di Innsbruck Werner Hilliges. Un primo fatto fu la sua opposizione allo smantellamento di un monastero nel capoluogo tirolese. Fu poi accusato di aver inoltrato alla nunziatura un rapporto di denuncia delle intromissioni del regime hitleriano nella vita della Chiesa. Un terzo episodio è collegato alla morte di Otto Neururer (maggio 1940), il parroco di Götzens beatificato come martire nel 1996 da Giovanni Paolo II. Nel suo necrologio, che si dice ispirato appunto da Lampert, si scrive a chiare lettere: “Non dimenticheremo come egli è morto”. Questi fatti condussero il provicario tre volte all’arresto ed infine all’internamento nei lager di Dachau e di Sachsenhausen. Sulla giacca gli cucirono il triangolo rosso, contrassegno dei prigionieri politici.

Mons. Lampert fu liberato nell’agosto del 1940 ma costretto al confino in Pomerania. Qui fu costantemente tenuto sotto controllo dalle spie del regime che registrarono ogni suo atto e ogni sua parola. Trasferitosi per aiutare nella cura d’anime da Stettino nella località di Zinnowitz (sull’isola di Usedom), il provicario venne a trovarsi in una situazione delicata. La parrocchia si trovava a poca distanza da Peenemünde, centro della produzione dei missili V1 e V2. Nella cappella dell’isola egli celebrava regolarmente la messa. Alla funzione seguiva di solito un piccolo incontro conviviale con le suore e alcuni fedeli. Si ascoltava radio Londra e si facevano commenti. Fu relativamente facile, per i delatori, collegare questa situazione all’accusa di diffondere informazioni relative alle armi realizzate nell’isola. Lampert fu arrestato e condannato a morte. La sentenza fu eseguita per decapitazione a Halle sulla Saale (Sassonia) alle 16 del 13 novembre 1944.


Fonte:
www.vitatrentina.it

______________________________
Aggiunto/modificato il 2011-08-13

___________________________________________
Translate this page (italian > english) with Google

Album Immagini


Home . Onomastico . Emerologico . Patronati . Diz.Nomi . Ricerca . Ultimi . Più visitati