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Servo di Dio Emile Biayenda Cardinale, martire

Festa: .

Mpangala, Congo, 1927 . Brazzaville, Congo, 23 marzo 1977

Nacque a Mpangala nel 1927. Fu ordinato sacerdote nel 1958 a Brazzaville. Fu nominato parroco. Venne incarcerato per alcuni mesi a causa della sua partecipazione alla Legio Mariae. Divenne vescovo titolare di Garba nel 1970 e nel 1971 fu nominato arcivescovo di Brazzaville, carica che mantenne fino alla morte. Papa Paolo VI lo elevò al rango di cardinale nel concistoro del 5 marzo 1973, con il nuovo titolo cardinalizio di cardinale presbitero di San Marco in Agro Laurentino. Morì assassinato la notte tra il 22 e il 23 marzo 1977 all'età di 50 anni. Il 21 ottobre 1996 si è aperta la fase diocesana del processo di beatificazione e canonizzazione del Cardinale Biayenda, che si è chiusa il 14 giugno 2003. Giovedì 27 luglio 2023 è stata consegnata presso il Dicastero delle Cause dei Santi la Positio sul "martirio" del Servo di Dio Emile Biayenda.



È nato nel piccolo villaggio di Mfinkabitoungou (non più esistente), Maléla-Bombé, (Mpangala), vicino Vindza, distretto di Kindamba, nella regione di Pool, vicariato apostolico di Brazzaville, Repubblica del Congo (detta anche Congo-Brazzaville). Era di tradizione kòongó e il terzo dei sei figli di Semo dia Mbomba, piccolo agricoltore, e di Biyela bia Milongo; si chiamavano: Milongo Martyr, Ngoma Jean-Baptiste, Biayenda Émile, Moubindou Joachim, Miékoumoutima Antoine e Lozi Marie Françoise.

Formazione e ministero sacerdotale
Ha ricevuto l'istruzione elementare nella scuola Cattolica di Mpangala, 1935-1937 (alfabeto, scrittura, Francese, far di conto, lettura e catechismo); quindi, nella Missione Cattolica di Kindamba, dal 1937 al 1942; è stato battezzato il 7 maggio 1938 da Padre Morvan e ha ricevuto il nome di Émile, è stato suo padrino Guy Mayila.
Ha ricevuto la Prima Comunione il giorno successivo, l'8 maggio 1938; nel 1943, si è trasferito per ulteriori studi nella Missione Cattolica di Boundji, nel Congo settentrionale, dove è rimasto fino al 1944, quando è entrato nel Seminario Minore di Saint Paul, Mbamou; dal 1950 al 1958, ha studiato Filosofia e Teologia nel Grand Seminary Libermann di Brazzaville. Nell'ottobre 1965, andò a studiare all'Università Cattolica di Lione, in Francia, dove ha conseguito il dottorato in sociologia e la licenza in teologia nel 1969.
Ordinato presbitero il 26 ottobre 1958, nella cattedrale del Sacro Cuore di Brazzaville da Michel-Jules-Joseph-Marie Bernard, C.S.Sp., arcivescovo di Brazzaville. Nominato vicario della parrocchia di Sainte Marie of Ouenzé nel mese di agosto 1959, vi è rimasto fino al 1962. Si è preso anche cura della costruzione di Saint Jean de Vianney, chiesa parrocchiale di Mouléké fra il marzo 1962 e luglio 1965; successivamente ne è stato nominato suo curato.
Divenuto cappellano nazionale della "Legio Mariae", 1962-1965, movimento mariano ritenuto "pericoloso" da alcuni politici, è stato posto agli arresti domiciliari per alcuni mesi nel 1965, assieme a Padre Louis Badila e Padre Robyr della Congregazione dello Spirito Santo; solo più tardi sono stati prosciolti e liberati.
Ulteriori studi a Lione, 1965-1969; dopo il ritorno a Brazzaville, è stato assegnato come vicario della parrocchia Saint-Esprit di Moungali. Nominato vicario vescovile per il coordinamento fra le opere apostoliche e le commissioni arcidiocesane di Brazzaville, il 18 febbraio 1970.

Ministero episcopale
Eletto arcivescovo titolare di Garba e nominato coadiutore di Brazzaville, con diritto di successione, il 7 marzo 1970, è stato consacrato il 17 maggio 1970 a Roma dall'arcivescovo titolare di Iconio Sergio Pignedoli, segretario della Sacra Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, assistito da Mario Tagliaferri, arcivescovo titolare di Formia, delegato apostolico per la Repubblica del Congo, e da Guy-Marie-Joseph Riobé, vescovo di Orléans. Il suo motto episcopale era: In verbo tuo laxabo rete.
È succeduto alla sede metropolitana di Brazzaville il 14 giugno 1971; Presidente della Conferenza Episcopale del Congo, 1971. Ha partecipato alla Seconda Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, in Vaticano, dal 30 settembre al 6 novembre 1971 e alla Terza Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, dal 27 settembre al 26 ottobre 1974.

Cardinalato
Creato Cardinale presbitero da Paolo VI nel Concistoro del 5 marzo 1973, ha ricevuto la Berretta rossa e il Titolo cardinalizio di San Marco in Agro Laurentino nello stesso giorno. È stato il primo cardinale del Congo.
È ritornato a Brazzaville il 9 maggio successivo; la situazione politica del paese era ancora sotto l'influenza del Marxismo-Leninismo. Il governo congolese del tempo, fortemente influenzato da questa ideologia, stava attraversando qualche instabilità dovuta alle lotte interne nel partito. Ciò ha portato, il 18 marzo 1977 all'assassinio del Presidente della Repubblica, Marien Ngouabi: nel pomeriggio di quel giorno, il Cardinale Biayenda aveva avuto dei colloqui con il Presidente Ngouabi su problemi relativi alla Chiesa del Congo. Dopo l'incontro, il cardinale è tornato a casa; alcune ore più tardi, il presidente è stato assassinato.
La sera del 22 marzo 1977, alle 5 pomeridiane, una Land Rover si è fermata davanti la residenza del cardinale: ne sono scesi due uomini che hanno communicato al cardinale che il Comitato Militare del Partito voleva vederlo. Il Cardinale Biayenda è salito sul loro veicolo, che lo avrebbe portato al comando dello Stato Maggiore dell'esercito. Mentre era in viaggio verso il comando, una macchina nera, una "504", a tutta velocità, ha inseguito la Land Rover dove c'era il cardinale, e le hanno fatto fare marcia indietro. Gli uomini sulla macchina parlavano con i militari, loro complici, e gli hanno detto di prendere la strada per Mpila.
La stessa sera, più tardi, le autorità del Comitato Militare del Partito hanno annunziato a Padre Louis Badila, vicario generale di Brazzaville, l'assassinio del Cardinale Biayenda da parte degli uomini che lo avevano sequestrato.

Morte
Vittima di lotte tribali, il suo cadavere è stato portato nell'obitorio e rivestito con paramenti liturgici. Sabato 26 marzo la salma del cardinale è stata portata dall'ospedale generale, dove era stata tenuta, alla Cattedrale metropolitana del Sacro Cuore e rivestita con le insegne pontificie.
Il defunto cardinale è stato esposto nella Cattedrale metropolitana di Brazzaville, dove una immensa moltitudine ha espresso il proprio dolore per il pastore assassinato. Alle 4 pomeridiane, il Comitato Militare del Partito si è recato nella cattedrale per fare le condoglianze. Domenica, 27 marzo 1977, la solenne Messa da Requiem è stata presieduta dal Cardinale Joseph Albert Malula, arcivescovo di Kinshasa, e concelebrata da Georges Singha, vescovo di Fort Rousset, Godefroy-Emile Mpwati, vescovo di Pointe-Noire, Moke Motsüri, Vescovo titolare di Lestrona, Vescovo ausiliare di Kinshasa, Georges Benoit Gassongo, Vescovo titolare di Cubda, ex vescovo ausiliare di Fort Rousset, Padre Louis Badila, vicario capitolare di Brazzaville, il quale ha pronunziato l'orazione funebre, e più di cento sacerdoti.
Il defunto cardinale è stato seppellito nella Cattedrale metropolitana, accanto al suo predecessore, l'arcivescovo Théphile Mbemba.

Causa di Beatificazione
La causa per la canonizzazione è stata aperta, per volere di Giovanni Paolo II, dalla Congregazione per le Cause dei Santi il 20 marzo 1995; gli è stato attribuito il titolo di Servo di Dio a seguito dell'apertura. Il processo diocesano per la sua beatificazione è durato dal 21 ottobre 1996 al 14 giugno 2003; alla causa è stata assegnata una commissione storica che ha completato il proprio lavoro nel 2014.
La Congregazione per le Cause dei Santi ha convalidato il processo diocesano il 29 maggio 2015.

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Aggiunto/modificato il 2025-10-11

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